TODAY

29 MAGGIO

Oggi, ma nel 1848, a Montanara, frazione di Curtatone, in provincia di Mantova, nel territorio del regno lombardo-veneto, l’esercito piemontese, di re Carlo Alberto di Savoia, veniva sconfitto dalle truppe austriache del feldmaresciallo Josef Radetzky, in una delle battaglie più significative della prima guerra d’indipendenza italiana. Ad avere la meglio erano i 20mila militari asburgici, armati di 52 pezzi di artiglieria, contro 4800 avversari, dotati di 9 cannoni. Tra i vincitori i morti erano 95, 516 i feriti e 178 i dispersi. Tra i vinti, le vittime erano 166 alle quali si aggiungevano 518 mutilati e 1178 prigionieri. La rivalsa arriverà il giorno dopo, 30 maggio, a Goito, sempre nel mantovano, dove sempre nel territorio del regno lombardo-veneto, lo schieramento del regno di Sardegna, agli ordini del generale Eusebio Bava, riuscirà a mettere a segno la vittoria tattica. L’episodio di Curtatone e Montanara (nella foto, particolare, un momento saliente dello scontro come rappresentato nel dipinto “Toscani a Curtatone, veduta presa sul ponte dell’Osone”, olio su tela, del 1861, del pittore Pietro Senno, di Porto Ferraio, sull’Isola d’Elba, che a Curtatone e Montanara, faceva parte del corpo di volontari toscani, guidato dal generale Cesare De Lauger) pur con esito finale infausto, aveva visto resistere strenuamente i componenti del 10° reggimento fanteria di linea “Abruzzo”, proveniente dall’esercito del regno duosiciliano, composto da 58 ufficiali e 1231 soldati, al comando del colonnello Giovanni Rodriguez. Quest’ultimo, per il particolare sprezzo del pericolo mostrato, sarà insignito, direttamente dal sovrano savoiardo, dell’onorificenza dell’Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro.