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29 OTTOBRE

Oggi, ma nel 1959, sul primo numero del settimanale per giovani “Pilote”, diretto da Francois Clauteaux, per l’editore franco-belga Georges Dargaud, stampato in 6mila copie, veniva pubblicata “Asterix il gallico”, la prima serie a fumetti, disegnata da Albert Uderzo, con testi di René Goscinny (nella foto, particolare, da sinistra a destra, i due autori insieme ai cartonati di Obelix e Asterix). Era ambientata nel periodo della conquista della Gallia da parte dei romani, comandati dall’imperatore Giulio Cesare.

Verosimilmente, con Charles de Gaulle che aveva iniziato il suo mandato da diciottesimo presidente della Repubblica francese l’8 gennaio precedente, la tenace resistenza del villaggio gallico all’invasore romano voleva ricordare l’opposizione di una parte dei francesi all’occupazione nazista, nel contesto del secondo conflitto mondiale.

Le puntate di “Asterix il gallico” termineranno il 14 luglio 1960 per dare spazio alla seconda delle quaranta avventure dell’eroe dai baffoni gialli, ovvero “Asterix e il falcetto d’oro”. In Italia la prima apparizione avverrà su “Aster Linus”, supplemento al numero 25 del mensile “Linus”, creato appositamente, dell’aprile 1967, nelle edicole al costo di 500 lire, edito da Figure/Milano di Giovanni Gandini, che proporrà al Belpaese, integralmente, in 44 pagine, “Asterix e i britanni”, ovvero la storia numero otto, già uscita a puntate sulle pagine di “Pilote”, dal 9 settembre 1965 al 17 marzo 1966. Poi nel 1968 la Arnoldo Mondadori del capoluogo lombardo si occuperà degli albi interi in volume, che saranno trentasei, che verranno immessi sul mercato editoriale italico nel febbraio di quell’anno, iniziando con “Asterix il gallico”.

Nel 1975 “Il Giornalino”, settimanale fondato l’1 ottobre 1924 dal sacerdote Giacomo Alberione, per l’editore cattolico meneghino San Paolo, riproporrà al suo pubblico di piccoli lettori la prima parte della striscia numero uno, proprio “Asterix il gallico”, alla quale seguiranno le altre.