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30 Giugno

Oggi, ma nel 1978, a Milano, nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Niguarda, moriva Roberto Girondi (nella foto, il primo da sinistra), 17 anni, per complicazioni dovute allo scoppio di una bomba che aveva raccolto casualmente in una via, a Seregno, nella notte del 23 giugno precedente. Aveva ustioni di terzo grado al volto e agli arti, ma nel pomeriggio era comunque riuscito a rispondere alle domande del magistrato Francesco Maisto e aveva parlato con il suo avvocato difensore, Raffaele Della Valle. Sembrava fosse fuori pericolo di vita. Nell'esplosione, erano rimasti feriti anche i suoi amici: Rossano Barbieri (al centro, nella foto), 15 anni, e Roberto Cocozza (a destra, nella foto), di 17, i quali  erano apparsi persino in condizioni più gravi e che invece se la cavarono. Nella zona in cui i tre ragazzi avevano trovato l'ordigno abitavano politici Dc (incluso il sindaco) e Pci dell'amministrazione municipale di Seregno. Coincidenza che farà pensare a un attentato organizzato ai loro danni. Girondi, apprendista falegname, aveva studiato fino alla quarta elementare, soprannominato "il biondino", era nato il 30 maggio 1961, a Mariano Comense. Considerato un bullo dai residenti di Seregno, era stato inizialmente accusato di essere uno dei dinamitardi e per questo aveva insistentemente chiesto al giudice Maisto se fosse a rischio denuncia. Tra le supposizioni a suo carico, anche quella di essere un militante delle Brigate rosse rimasto ferito nel tentativo di compiere un attentato. Ipotesi che verrà smentita. Solo il quotidiano dell'area rossa e movimentista Lotta continua, nell'edizione del 2-3 luglio, a differenza di Corriere della Sera e Unità, lo difenderà: considerandolo un ragazzo normale, non certo un compagno, comunque un giovane perito in una situazione di tragica fatalità, nella quale sarebbe potuto finire chiunque. Girondi verrà annoverato, a tutti gli effetti, tra le vittime del terrorismo in Lombardia, nel periodo dei cosiddetti anni di piombo, pur non essendo la sua fine imputabile a un'area politica. Infatti, chi sia stato a piazzare la bomba è rimasto finora un mistero. 
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