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30 MARZO

Oggi, ma nel 1976, a Roma, al Foro Italico, Adriano Panatta, di 26 anni, vinceva il singolare maschile dell’edizione numero 33 degli Internazionali d’Italia di tennis, battendo, su terra rossa, in finale, l’argentino Guillermo Vilas, di 24, per il punteggio di 2-6, 7-6, 6-2, 7-6. Panatta (nella foto, particolare, in azione) romano, avrà un 1976 denso di soddisfazioni agonistiche e si posizionerà al quarto posto nella graduatoria mondiale, classifica che verrà battuta solo da Janik Sinner, nell’aprile 2024, quando l’atleta di San Candido salirà al numero 2 del ranking ATP. Ma il figlio del custode del circolo capitolino della racchetta dei Parioli, il 14 giugno successivo, trionferà, a Parigi, nel Roland Garros, dopo aver surclassato l’americano Harold Solomon e, tra l’altro, dopo aver avuto la meglio, nei quarti di finale, sul fuoriclasse svedese Bjong Borg. A Wimbledon ’76, nel singolare maschile, il “bell’Adriano”, il 25 giugno, verrà eliminato al terzo turno, arrendendosi in 5 set a Charles “Charlie” Pasarell, portoricano naturalizzato statunitense. Il 19 novembre, allo stadio Nacional, di Santiago, in Cile, si aggiudicherà, con la nazionale tricolore capitanata da Nicola Pietrangeli, la sessantacinquesima Coppa Davis, massimo torneo riservato alle selezioni maschili di 56 nazioni.