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31 agosto
Oggi, ma nel 1905, a Laveno, in provincia di Varese, sul Lago Maggiore, Enrico Forlanini sperimentava l’idrottero, progenitore dell’aliscafo, ma anche dell’idrovolante, di sua invenzione. L’ingegnere milanese, classe 1848, già ufficiale del Genio del regio esercito, titolare delle Officine Forlanini, con sede legale nel capoluogo lombardo e stabilimento operativo a Forlì, dopo i primi tentativi eseguiti sul fiume Lambro e sul Naviglio grande, sempre in Lombardia, si era deciso a spostarsi su una superfice lacustre, più consona ai suoi studi teorico-pratici.
La sua intuizione partiva da una barca spinta da un motore Fiat a scoppio da 70 cavalli, che poi verrà implementato a 100, con due eliche (nella foto, l’esemplare lungo 3,5 metri, che, perfezionato rispetto a quello iniziale, nel dicembre 1910, sempre sul Lago Maggiore, da Laveno a Locarno, in Svizzera, per 34 chilometri, riuscirà a sollevarsi di 65 centimetri sul pelo dell’acqua) capace di alzarsi sulle onde, polverizzando la resistenza idrica, alla velocità di 72 chilometri all’ora. Il sistema escogitato da Forlanini, che il 4 maggio 1909 verrà raccontato con ampio risalto sul quotidiano meneghino Corriere della sera dall’inviato Arnaldo Cipolla, verrà sviluppato dando vita a due diversi tipi di mezzi trasporto innovativi, destinati a rivoluzionare il progresso tecnico.
Si tratterà dell’aliscafo, creatura dello scozzese naturalizzato statunitense Alexander Graham Bell, che, il 9 settembre 1919, col suo modello denominato HD-4, stabilirà il record di velocità sul mare, di 114 chilometri orari. E poi dell’idrovolante, opera del francese Henri Fabre, che con Le Canard, ovvero L’anatra, il 28 marzo 1910, a Martigues, sulle sponde della Laguna di Berre, sarà in grado di alzarsi in volo partendo dal galleggiamento in acqua. Forlanini, che già proveniva da una famiglia di illustri uomini di scienza, quali i medici Francesco, ovvero il padre, e Carlo, ossia il fratello, però verrà universalmente ricordato, soprattutto quale pioniere dell’aeronautica, per gli studi sull’elicottero sperimentale, del 1877, e per lo sviluppo del dirigibile, il cui primo volo, col prototipo F1 Leonardo da Vinci, risalirà al 22 luglio 1909, da Crescenzago a Milano.