TODAY
4 maggio
Oggi, ma nel 1998, nella Città del Vaticano, si verificava quello che passerà alla storia della Santa sede e non solo come “caso Estermann”. Il vice caporale delle guardie svizzere Cédric Tornay, di 24 anni, presumibilmente, uccideva il comandante del corpo armato a guardia del Pontefice, il colonnello Alois Estermann, di 44 anni, e la moglie Gladys Meza Romero di 48, di origine venezuelana, funzionaria dell’ambasciata del suo Paese. Il killer poi, verosimilmente, si sopprimeva.
I corpi senza vita dei tre malcapitati venivano scoperti da suor Anna Lina Meier, che aveva l’alloggio attiguo a quello di Estermann e consorte (nella foto, particolare, con Papa Giovanni Paolo II) luogo della mattanza. L’omicidio avveniva con la pistola d’ordinanza, una Sig Sauer, calibro 9. Il triplice omicidio rimarrà avvolto nell’incertezza di esecuzione, movente, eventuale depistaggio, proiettando l’accaduto su più livelli di analisi possibile. Dall’accesso d’ira del soldato subordinato nei confronti del neo esponente apicale, tra l’altro elevato a tale grado da 5 ore, l’alto ufficiale era anche stato il salvatore di Karol Wojtyla, in piazza San Pietro, il 13 maggio 1981, dalle pallottole del turco Mehmet Ali Ağca, fino ad intricate congiure di ampiezza internazionale con tanto di risvolto politico: Estermann quale ipotetica spia della Stasi, il servizio di Polizia segreta e di contro spionaggio dell’ex Repubblica democratica tedesca. In mezzo non mancheranno piste pruriginose, come la supposta relazione omosessuale tra i due militari.
La contorta vicenda, verificatasi all’ombra del Cupolone, verrà liquidata frettolosamente dalla magistratura papalina e scaraventata nel dimenticatoio. Ciò anche a protezione di potenziali, quanto farraginose, concatenazioni ulteriori: la controversa scomparsa della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983. Un po' di luce sulla non limpida faccenda verrà fatta dal volume di Laura Sgrò, avvocato rotale legato al caso Orlandi, “Sangue in vaticano. Le inquietanti verità sulla strage della Guardia Svizzera”, pubblicato dalla casa editrice milanese Rizzoli, nel 2022.