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5 LUGLIO

Oggi, ma nel 1433, a Bologna, si verificava la prima discesa dell’icona della Madonna di San Luca, detta così perché ritenuta dipinta dall’evangelista Luca. Era anche il giorno del miracolo della pioggia: l’acqua che scendeva copiosa dal cielo dall’1 aprile e che rischiava di rovinare il raccolto improvvisamente si fermava per l’arrivo della processione con l’effige mariana attraverso porta Saragozza. Il 4 maggio vi era stato anche il terremoto. L’idea di fare scendere in città il quadro, il cui arrivo all’ombra delle due torri rimaneva avvolto nella leggenda di Teocle, veniva ripresa dalla tradizione in uso a Firenze, dove già si facevano processioni con l’immagine della Madonna dell’Impruneta.

Cessato il maltempo seguiranno 3 giorni di festeggiamenti prima di riportare l’immagine della Vergine con bambino nell’omonimo santuario la cui edificazione era iniziata nel 1194 e verrà terminata nel 1765. In realtà, secondo gli studiosi, il dipinto (nella foto, particolare, ricoperto da lastra d’argento con i volti in vista, opera di Jan Jacobs di Bruxelles), a tempera e foglia d’argento, su tela di lino applicata a tavola centrale in pioppo con due lastre in testa di olmo e castagno, sarebbe collocabile tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo, realizzato da artista di scuola occidentale, ma con influssi bizantini. Le dimensioni erano di 65 x 57 centimetri con spessore di spessore di circa 2. La Madre di Gesù, rappresentata a mezzo busto, tiene in braccio il bambino benedicente. La Vergine indossava una veste di colore blu-verde, sotto la quale si intravedeva una sottoveste rossa. La tunica del bambino è dello stesso colore rosso della sottoveste della Vergine. Secondo le radiografie sotto il dipinto ve ne sarebbe un altro dipinto, più antico, in stile bizantino.