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6 GIUGNO

Oggi, ma nel 1951, a Berlino, al Titania- Palast, iniziava la prima edizione del Festival del cinema, diretta dallo storico del grande schermo Alfred Bauer, e con Fritz Othel, presidente della giuria. Nel corso della kermesse, che terminerà il 17 giugno successivo, verrà assegnato il premio speciale della città ospitante, al film “Il Cristo proibito” (nella foto, particolare, la locandina) diretto dallo scrittore Curzio Malaparte, nome d’arte di Curt Suckert, nato a Prato, nel 1896, “per gli eccellenti risultati cinematografici conseguiti”.

Nell’appuntamento tedesco verrà consegnato anche l’Orso d’argento a “Il cammino della speranza”, di Pietro Germi, nella sezione pellicole drammatiche; la targa d’argento a “Goya”, quale opera d’arte e scienza, di Luciano Emmer; la targa di bronzo a “Il paradiso perduto”, sempre nella stessa categoria, ancora di Emmer con Enrico Grass. I tre lavori provenienti dal Belpaese verranno tutti onorati con un riconoscimento, tra i quali uno dei più significativi spetterà a Malaparte.

Per la cronaca l’Orso d’oro sarà appannaggio di “Quattro in una jeep”, di Leopold Lindtberg, svizzero di origine austriaca, con Elizabeth Montagu, in competizione come rappresentanti della confederazione elvetica. Il festival veniva aperto dalla proiezione, fuori concorso, di “Rebecca la prima moglie”, capolavoro di Alfred Hitchcock. “Il Cristo proibito”, con la partecipazione di Raffaele “Raf” Vallone, Elena Varzi, Annamaria Ferrero e il transalpino Alain Cuny, ovvero René Xavier Marie, era stato distribuito nelle sale italiane il 24 marzo precedente. Ed era già stato presentato nella quarta edizione del festival di Cannes, dal 3 al 20 aprile.