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7 AGOSTO

Oggi, ma nel 2015, in tutta Italia, il cantautore napoletano “Gigi” D’Alessio, pubblicava dall’album “Malaterra”, in uscita il 16 ottobre successivo, per l’etichetta discografica Sony, il singolo “O Sarracino”, grande classico del repertorio partenopeo di Renato Carosone e Nicola Salerno “Nisa”. Con quel pezzo D’Alessio aveva vinto la manifestazione canora “Viva Napoli!”, nella sesta edizione, nel 1999, condotta da Mike Buongiorno e Lello Arena, totalizzando 33.995 voti nella prima puntata e 47.521 nella terza. “O Sarracino” (nella foto, particolare, la copertina del vinile originale di Carosone, del ’58, nella versione dedicata al mercato spagnolo e dell’America latina) aprirà la raccolta di D’Alessio, sedicesima registrata in studio. “O Sarracino” era il tributo più marcato alla produzione tradizionale proveniente da sotto il Vesuvio, rispetto alle altre 7 tracce di cover napoletane blasonate inserite nel 33 giri. Già altri artisti legati a Napoli avevano offerto la loro versione del cavallo di battaglia lanciato sul mercato per la prima volta dalla casa francese Pathè, che, tra i ‘50 e i ’60, aveva avuto anche la sede italiana. Memorabile restava l’interpretazione di Renzo Arbore, foggiano, innamorato della “napoletanità”, con la sua orchestra italiana per la selezione “At Canergie Hall”, a New York, del 27 gennaio 2006. Prima di “O Sarracino”, D’Alessio aveva rilasciato il brano che darà il titolo al disco, appunto “Malaterra”, il 23 giugno precedente.