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7 gennaio
Oggi, ma nel 1897, a Reggio Emilia, in piazza Vittorio Emanuele II, nell’atrio di Palazzo Casotti, sede del Municipio, Giosuè Carducci teneva il discorso intitolato “Per il tricolore”. L’occasione (nella foto, particolare del disegno di Achille Beltrame, realizzato partendo dallo schizzo di Iginio Netti, pubblicato sulla copertina dell’Illustrazione italiana, numero 3, del 17 gennaio successivo) era il centenario della bandiera italiana, celebrato nella città del tricolore che per questo, nelle parole dello stesso poeta, festeggiava il natale della Patria.
Perché proprio a Reggio Emilia la Repubblica Cispadana aveva, per la prima volta in assoluto, approvato l’adozione della bandiera con il verde, il bianco ed il rosso. Era accaduto il 7 gennaio 1797, per impulso di Giuseppe Compagnoni, giornalista di Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, classe 1754. Lo stendardo cispadano riprendeva i tre colori comparsi già sulle coccarde dei dimostranti, a Genova, il 21 agosto 1789, durante la manifestazione patriottica che riprendeva il fervore rivoluzionario transalpino, iniziato il 5 maggio di quell’anno. Lo speciale oratore dell’evento del 7 gennaio 1897 veniva sommerso dagli applausi del pubblico e per questo inatteso tributo alle sue parole si commoveva: ripagava la cittadinanza intervenuta baciando platealmente la bandiera. Carducci era nativo di Pietrasanta, in quel di Lucca, del 1835, ma dal 26 settembre 1860 era incaricato della cattedra di Eloquenza nell’ateneo di Bologna.
La sua figura era estremamente considerata in tutto lo Stivale, ma in Emilia Romagna aveva un apprezzamento particolare. Dal 4 dicembre 1890 era senatore del regno, dopo essere stato, dal 19 novembre 1876, deputato dell’estrema sinistra, eletto nel collegio di Lugo. L’intervento sul tricolore del futuro premio Nobel per la letteratura, massimo riconoscimento che conquisterà il 10 dicembre 1906, tra retorica e richiami agli alti ideali di Patria evocava il sacrificio risorgimentale che in quel 1897 già sembrava dimenticato dal Belpaese.
Il 17 marzo 1861, con la nascita del regno d’Italia, dopo l’unificazione nazionale, il tricolore era stato scelto quale emblema ufficiale da far sventolare. Il 12 giugno 1946, per decreto del presidente del Consiglio dei ministri, Alcide De Gasperi, la bandiera con i tre colori verrà adottata dalla Repubblica. Dopo la ratifica da parte dell’Assemblea costituente, del 24 marzo 1947, il tricolore verrà inserito nell’articolo 12 della Costituzione. Nel 1997, in occasione della ricorrenza del 7 gennaio, verrà festeggiata ufficialmente la bandiera, dopo l’istituzione della data simbolo, con la legge 31 dicembre 1996 numero 671, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 2 gennaio successivo.