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9 settembre
Oggi, ma nel 1988, a Verona, nell’Arena, Scialpi e Scarlett vincevano l’edizione numero 25 del Festivalbar con il brano “Pregherei”. Il parmense Giovanni Scialpi, di 26 anni, in coppia con la cantante britannica ma nata a Lucerna in Svizzera, Scarlett Von Wollenmann, coetanea, proveniente dal gruppo del Regno unito Kissing the pink nel quale era corista, trionfavano nella kermesse canora mandata in onda su canale 5 e registrata il 3 settembre nella città scaligera.
La trasmissione, iniziata il 6 luglio precedente, ideata da Vittorio Salvetti e presentata dal figlio Andrea Salvetti insieme a Gerry Scotti, conferiva il maggior riconoscimento di fine estate’88 al pezzo pop-rock estratto come singolo dall’album di Scialpi “Un morso e via”, pubblicato dall’etichetta discografica RCA italiana.
Il testo era stato scritto dal produttore e paroliere Franco Migliacci, scopritore di Scialpi nel 1983, con la partecipazione dei due interpreti e di Martin “Red” Broad. Dopo anni resi difficili dalla dipendenza dall’alcool e dalle droghe, la carriera artistica di Scarlett (nella foto, particolare, proprio con Scialpi, nel servizio “Un morso alla vita”, di Patrizia Ricci, pubblicato sul settimanale “Tv sorrisi e canzoni”, numero 36, di settembre 1988) si interromperà definitivamente del 10 novembre 1995 dopo l’incidente d’auto che la rederà tetraplegica costringendola prima sulla sedia a rotelle e poi a letto, paralizzata dal collo in giù, per il degenerare della condizione. Tullio De Piscopo, con Bello carico, raccolta che conteneva anche il successo “Andamento lento”, faceva sua la sezione 33 giri.
Premio speciale rivelazione veniva assegnato a Lorenzo Cherubini “Jovanotti” per il disco “Gimme five”, singolo estratto dall’album “Jovanotti for president”. “Pregherei”, dalla connotazione religiosa e intimistica, aveva come attacco queste parole: «Pregherei, pregherei se mi sentisse lui/Chiederei, chiederei che ne sarà di noi/Gli direi, gli direi riprendi ciò che vuoi/Dammi lei, dammi lui è tutto quel che ho». La canzone aveva la meglio su grandi calibri internazionali dell’estate 1988 come: “À Caus' des Garçons”, tormentone dell’omonimo duo belga di lingua francese composto da Laurence Heller and Hélène Bérard; “Gimme hope Jo’anna”, di Eddy Grant; “Joe le taxi”, della quattordicenne Vanessa Paradis; “Every girl and boy”, di Ivana Spagna; “Alzati la gonna”, di Steve Rogers band con Massimo Riva, chitarrista di Vasco Rossi, come frontman; “De nuevo tu”, di Betti Villani, riedizione in spagnolo e in versione dance di “Ancora tu” di Lucio Battisti del 1976; “Immensamente”, di Umberto Tozzi.