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9 SETTEMBRE

Oggi, ma nel 1983, a Giogoli di Scandicci, in provincia di Firenze, il presunto mostro che si aggirava da anni nel comprensorio uccideva Uwe Jens Rusch e Wilhelm Friedrich Horst, studenti tedeschi di 24 anni in vacanza per visitare la città gigliata, mentre dormivano nel Volkswagen T1 Split adibito a camper (nella foto, particolare, dopo l'arrivo delle forze dell'ordine). I corpi senza vita verranno rinvenuti il giorno successivo, 10 settembre, da Rolf Reinecke che dimorava a poca distanza. I due giovani erano stati freddati con sette colpi di Winchester calibro 22 serie H.

Il duplice omicidio dava il via a varie interpretazioni, dalla pista omosessuale allo scambio di uno dei due malcapitati per una donna, dati i capelli lunghi, e quindi all'ipotesi che il supposto serial killer delle coppiette avesse colpito ancora. Precisamente per la sesta volta. Da Antonio Lo Bianco e Barbara Locci, il 21 agosto 1968, a Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, l'8 settembre 1985, passando per Pasquale Gentilcore e Stefania Pettini, il 14 settembre 1974, e Carmela De Nuccio e Giovanni Foggi, il 6 giugno 1981, ed ancora Stefano Baldi e Susanna Cambi, il 22 ottobre 1981, e Paolo Mainardi e Antonella Migliorini, il 19 giugno 1982, come pure Pia Rontini e Claudio Stefanacci, il 29 luglio 1984, l'elenco completo.

In tutto saranno otto gli attacchi mortali messi a segno, più o meno con lo stesso modus operandi, a partire dal 1968 e fino al 1985. Delitti che desteranno enorme scalpore mediatico a livello non solo nazionale e che contribuiranno non poco a cambiare le abitudini dei frequentatori del circondario, soprattutto se in cerca di intimità. Casi che si intrecceranno poi con le tortuose vicende processuali di Pietro Pacciani, Mario Vanni, Giancarlo Lotti, ovvero i cosiddetti compagni di merende. Un'espressione, quest'ultima, destinata ad entrare nella gergalità tricolore con connotazione tutt'altro che goliardica.