ANDIAMO CON ORDINE
Acque pericolose
di PIERPAOLO DI SIMONE
Da anni l'area di Piano di Sacco a Città Sant'Angelo è interessata da vari progetti per lo smaltimento di rifiuti: l'ultima battaglia - in realtà storia vecchia di almeno 5 anni - è contro Nicolaj srl, una ditta specializzata rea di volersi occupare di "trattamento e recupero di sedimenti di dragaggio fluviale e marino costieri". E' facile comprendere le iniziative contro gli impianti che gestiscono i rifiuti: anche perché c'è sempre qualche consigliere o personaggio pubblico che soffia sulle più che legittime preoccupazioni della gente e le trasforma in paura. E a quel punto è troppo tardi per ragionare. Più volte si è ipotizzato che il sito potesse essere utile per trattare i sedimenti del porto di Pescara, anche se non è mai stato confermato. L'ultimo "no" è arrivato da più parti, di recente addirittura dalla commissione Sanità del Comune di Montesilvano preoccupata dalla "gran quantità di camion che attraverserà la città per raggiugere il sito di stoccaggio a Piano di Sacco": anche in questo caso, è facile il collegamento con il fiume insabbiato. Sabbia inquinatissima, al punto che può contaminare l'aria montesilvanese semplicemente attraversando una strada, o compromettere la qualità dei fiumi anche dopo i procedimenti di pulizia (precisa il consigliere di Montesilvano Lorenzo Silli: "Altra grossa preoccupazione sono i pozzi e gli scarichi del futuro impianto. Smaltiranno nel Fino? Sono stati fatti studi sull’impatto ambientale e marittimo? C’è la possibilità che i fanghi di Bussi vengano portati a Piano di Sacco passando per il nostro Comune, filtrati nell’impianto e poi riversati nel fiume?") Ma se è vero che questa sabbia è così pericolosa (in realtà non lo sappiamo: le analisi dell'Arta sono ormai vecchissime e, per quello che possono valere oggi, erano abbastanza rassicuranti), resta da chiedersi dove sia la convenienza a lasciarla - priva di qualsiasi trattamento - nel porto, a pochi metri dalle case dove vivono migliaia di persone, sotto il Ponte del Mare che è uno dei simboli dell'Abruzzo ed è ogni giorno affollatissimo. Sono sicuro che tanti montesilvanesi, o angolani, hanno respirato a pieni polmoni quell'aria, fatto il bagno in quell'acqua: l'acqua di Bussi, invece, si può quasi certificare che - se non siete nati dopo il 2003 - l'avete addirittura bevuta. (p.d.s.)