TURNO DI NOTTE
Alex, l'ex portiere che costruisce case
Capita di pensare alla nostra vita come a un binario che porta diritto verso una destinazione, purtroppo nota, senza scarti, senza deviazioni. Invece la vita cambia direzione e spesso siamo noi stessi a imprimere al corso degli anni un’imprevedibile torsione. Mutare mestiere è una di queste torsioni; di quelle che più ci spaventano perché interrompono l’inerzia della vita che confondiamo spesso con una vocazione. Alex Manninger non ha avuto paura di questa svolta a U. A quarant’anni, nel 2017, ha lasciato il mestiere di portiere di calcio è si messo a fare il falegname nella sua città, Salisburgo in Austria.
La carriera di calciatore non gli aveva negato gloria e denaro. Aveva giocato anche in Italia, alla Fiorentina e poi alla Juventus, come vice Buffon, dal 2008 al 2012. Tre anni fa, la decisione di smettere: «Il corpo», racconta, «non mi dava più quello che mi dava la mente. Fisicamente dimostravo quarant’anni, la mia testa ne aveva trenta».
Del calcio rimpiange solo i dettagli minori e nascosti: «Mi manca poter condividere successi ed emozioni coi miei compagni di squadra, poi l’odore dello spogliatoio». La sua nuova vita ha riallineato l’asse che unisce il corpo alla mente. «Faccio il falegname», dice, «mi piace tantissimo costruire case».
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