TURNO DI NOTTE
Ballando a due metri di distanza
S può ballare tenendo la distanza? Il governatore della Sardegna, Christian Solinas, pensa di sì. È per questo che, l’altro giorno, ha firmato un’ordinanza che consente di tenere aperti locali notturni e discoteche all’aperto a patto che, ballando, si mantenga la distanza minima di due metri gli uni dagli altri.
Il motivo è quello solito: contenere il Covid. Ballare tenendo le distanze ha poco senso. È come depurare dall’erotismo il linguaggio segreto della danza. Danzare senza alludere all’attrazione, dunque? Il pensiero, per contrasto, va a una delle pagine più belle di “Una questione privata” di Beppe Fenoglio. Quella in cui la storia d’amore tutta mentale (la più bella del nostro Novecento letterario) fra Fulvia e Milton si intreccia proprio con questo codice nascosto. «“Avanti, balla con me”», dice Fulvia nel romanzo. Lui, Milton, si rifiuta. Ma lei, scrive Fenoglio, «già lo teneva, lo spostava nello spazio libero e spostandolo ballava. “No!” protestò lui, ma era così sconvolto che non riusciva nemmeno a tentare di divincolarsi. “E soprattutto non con quella canzone!” Ma lei non lo lasciava e lui dovette badare a non inciampare e rovinarle addosso. “Devi, – disse lei. – Sono io che lo voglio. Io voglio ballare con te, capisci? Sono stufa di ballare con ragazzi che non mi dicono niente. Io non sopporto più di non ballare mai con te”».
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