TURNO DI NOTTE
Il Grande Fratello del Tarzan fantozziano
Dire di odiare il Grande Fratello è la più facile delle maniere per accreditarsi in ciò che resta della società. Ma dare un’occhiata al reality show di Canale 5, che si è concluso lunedì, vale la pena per farsi un’idea sullo stato della nazione. Prendete il vincitore di questa edizione. È Alberto Mezzetti, noto come Tarzan, un biondone viterbese di 34 anni che di mestiere fa il modello. Ha litigato un po’ con tutti, come ci si aspetta da un concorrente del Grande Fratello, ma è riuscito a passare indenne nelle faide fra le fazioni rivali di inquilini che sono il sale del programma. A volte sembrava uno capitato lì per caso, tanto era distaccato. Lui spiegava questo suo atteggiamento nel gergo da reality, dicendo che gli altri non «si vivono quest’esperienza». Tarzan, però, riempie, quasi senza scarto, il profilo psicologico dell’italiano medio di questi anni di quieta disperazione. Che cosa farà dei 100 mila euro vinti al Grande Fratello?, gli hanno chiesto. La sua risposta? Niente giri intorno al mondo, auto fuoriserie o sogni hollywoodiani, ma un fantozziano «risanerò i miei debiti creati da una mala amministrazione di conti familiari». Progetti per il futuro? «Mi vivo il presente. Non ho ancora avuto proposte, chi vivrà vedrà», ha risposto Tarzan con un fatalismo che è l’unico credo di un Paese che ormai diffida di tutto. Soprattutto della gioia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA