Chieti, la bacia per forza vicino all'ateneo: arrestato
Studente universitario perde la testa per una collega, la palpeggia in strada e poi scappa
CHIETI. Tre mesi di avance continue e poi, a fine aprile, lui l’ha bloccata in mezzo alla strada, l’ha baciata con forza e l’ha palpeggiata. Lei, però, nonostante la stretta ai polsi, è riuscita a divincolarsi ed è scappata. È andata in pronto soccorso, dove i sanitari le hanno refertato due giorni di prognosi, e poi si è fiondata dai carabinieri di Chieti Scalo per denunciare l’aggressore, che ora rischia grosso. Nella giornata di ieri i carabinieri della Stazione di Chieti Scalo hanno eseguito l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Antonella Redaelli, su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Ciani, e hanno messo agli arresti domiciliari un ragazzo di 24 anni, R.O., di origine straniera ma nato e cresciuto in città. Il giovane, che vive a Chieti alta, frequenta Scienze infermieristiche.
Secondo il racconto di lei, che invece non è abruzzese ma vive in città perché studia alla D’Annunzio Chimica farmaceutica, lui l’ha infastidita per mesi. Si sono conosciuti all’università a febbraio scorso. Da subito il giovane avrebbe portato avanti una corte serrata, e non si sarebbe fermata davanti ai no di lei. I carabinieri riferiscono di modalità «sempre più dirette, avendo il giovane esternato palesemente l’attrazione fisica nei confronti della ragazza, con la volontà di portare il rapporto a un livello più elevato. Nonostante i continui rifiuti e i tentativi della studentessa di far desistere dalla pressante, e a tratti inquietante, corte, lo spasimante non desisteva, giungendo infine, la per la strada, nei pressi dell’ateneo, a provare con la forza a far accettare le proprie avances alla malcapitata, palpeggiandola ripetutamente e costringendola a ricevere un bacio con le labbra, serrandole le braccia con forza, sino a causarle lividi sui polsi, sino a che lei non è riuscita a fuggire». L’episodio è avvenuto in pieno giorno, in via dei Vestini, e dunque ci sarebbero anche dei testimoni. Il ragazzo però, nega tutto. Incensurato, assistito dall’avvocato Stefano Azzariti, è pronto a ribaltare la versione secondo cui lui avrebbe perso la testa per l’affascinante collega universitaria. Domani ci saranno gli interrogatori di garanzia e Azzariti si prepara anche a chiedere la revoca dei domiciliari, magari attraverso la sostituzione di una misura meno afflittiva. Il ragazzo deve continuare a seguire le lezioni universitarie, che tra l’altro segue con profitto avendo ottenuto anche una borsa di studio, e deve sostenere a breve un esame. Tutte cose che evidentemente non potrà più fare se la richiesta del suo difensore non verrà accolta. Così come non potrà più recarsi al lavoro. Perché oltre agli studi cerca anche di guadagnarsi da vivere da solo.
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