A Punta Aderci oltre 2.800 vacanzieri
La Felizzi (Cogecstre): in estate nella riserva naturale trend costante di crescita dei visitatori
VASTO. Migliaia di visitatori e boom di presenze alle iniziative in calendario. La riserva naturale di Punta Aderci si ripropone come meta preferita per gli amanti del turismo eco-compatibile. Lo confermano i dati diffusi dalla Cogecstre, la cooperativa di Penne che per conto del Comune gestisce l’area protetta, assurta negli ultimi mesi agli onori delle riviste nazionali per la bellezza dei luoghi e per la spiaggetta di Punta Penna, finita nella top ten dei lidi più belli d’Italia.
Nel periodo estivo, durante il quale il parco costiero viene preso d’assalto non solo dai vastesi, ma anche da persone provenienti dal resto d’Abruzzo e da altre parti d’Italia, sono stati 2.000 i visitatori che si sono rivolti al punto informazioni della riserva. Mentre sono state 800 le persone che hanno partecipato alle manifestazioni organizzate in collaborazione con le associazioni del territorio (Amici di Punta Aderci, Cai, Wwf, Fiab Vasto pedala, Opificio Alterars).
Canoe al tramonto, trekking, passeggiate sotto le stelle, immersioni guidate nei fondali, degustazioni di prodotti tipici, hanno registrato non solo il massimo possibile delle presenze, ma anche un gradimento altissimo come testimoniano i pareri e i preziosi consigli annotati sul registro dei visitatori custodito nel Centro visite. «Questi numeri sono riduttivi rispetto alle reali presenze se si considera che i depliant in genere vengono consegnati a coppie o gruppi e che le persone del posto non vengono quasi mai a chiedere informazioni», spiega Alessia Felizzi, referente della Cogecstre, «ma sono sicuramente indicativi del costante trend di crescita».
Senza considerare che c’è tanta gente che va a Punta Aderci per passare una giornata sulle spiaggette di Punta Penna e di Mottagrossa, il cui accesso è libero. In questi casi è veramente difficile quantificare le presenze, ma il colpo d’occhio della distesa di ombrelloni colorati immortalato dalla macchina fotografica rende l’idea di quanto quei posti siano affollati.
Certo è che da tre anni a questa parte Punta Aderci è gettonata e continua a rivelarsi un modello vincente per l’offerta turistico-ambientale della città. Ma c’è anche il rovescio della medaglia rappresentato dall’assalto quotidiano delle auto. Le macchine che si incastrano sui sentieri sterrati a fronte di due aree di sosta quasi vuote danno il senso di quei comportamenti in stridente contrasto con una riserva naturale e con il rispetto che si deve a dei luoghi protetti. Comportamenti che i divieti di sosta, da soli, non riescono a scoraggiare.
Anna Bontempo
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