A Vasto il calcio finisce nel caos Bolami: «Domenica non si gioca» 

Oggi la squadra di Del Grosso a Teramo per la Coppa Italia, da domani i giocatori liberi di svincolarsi Il presidente: «A parole tutti sono dispiaciuti e offrono soluzioni, però nessuno è passato ai fatti»

VASTO. Il conto alla rovescia è iniziato. Fra ventiquattr’ore la Vastese calcio sarà smantellata e i calciatori svincolati. Solo l’ingresso di nuovi acquirenti potrebbe scongiurare la fine dell’ultimo della compagine biancorossa. Il presidente Franco Bolami conferma: «Se entro domani non si farà avanti nessuno, domenica non si gioca. Io oggi porto la squadra a Teramo per la Coppa Italia (vedi articolo a pagina 38). Farò fino alla fine quello che è mio dovere fare. Dal primo dicembre si cambia». Bolami non nasconde di essere molto amareggiato: «A parole sono tutti dispiaciuti e tutti hanno soluzioni. Peccato che nessuno si sia passati ai fatti. L’ho ripetuto mille volte. Continuerò ad occuparmi di tutto quanto riguarda il passato. Il futuro però, senza l’ingresso di qualcuno, non ci sarà. La verità è una», afferma Bolami, «a Vasto il calcio non è amato».
Il primo dicembre quindi si apre il calciomercato dei dilettanti, e senza garanzie i giocatori possono chiedere di essere svincolati e andare via. La Vastese allenata da Federico Del Grosso intanto torna in campo a Teramo oggi pomeriggio per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia. «Accompagnerò la squadra e farò quello che è giusto fare fino alla fine. Ringrazio gli atleti per il loro impegno», afferma il presidente, «domenica prossima invece, per il campionato all’Aragona, l’incontro con il Capistrello è in forse. Se non accadrà nulla, non si gioca», insiste categorico Bolami.
Il Comune, come noto, può fare ben poco. La squadra, purtroppo è vicina quindi al ritiro anticipato dal campionato. In questo caso, non essendo ancora finito il girone di andata, le partite disputate dalla Vastese verrebbero annullate; se invece resistere in qualche modo fino all’ultima giornata di andata del 17 dicembre, le gare del ritorno saranno date vinte 3-0 a tavolino agli avversari.
Per ora il presidente biancorosso ribadisce quanto già dichiarato domenica. Lo storico club abruzzese, dopo la retrocessione dalla Serie D all’Eccellenza della scorsa stagione, potrebbe addirittura scomparire. Tre giorni fa Bolami ha spiegato che per motivi personali non è più in condizione di continuare a sostenere le spese. «Sono costretto», aveva scritto, «a smobilitare la squadra e ritirarla in caso di mancato intervento. Ho sperato ci fossero imprenditori o appassionati disposti a sostenerla concretamente. Mi sono dichiarato pronto a discutere e collaborare. Non si è fatto avanti nessuno. Non ho altra scelta».
Queste sono perciò ore di consultazioni e verifiche anche a palazzo di città. L’obiettivo è dare un futuro sereno alla Vastese. Il sindaco Francesco Menna e l’assessore allo Sport Carlo Della Penna, da tempo cercano soluzioni. Che per la Vastese dovessero arrivare tempi duri lo si era intuito un mese fa, con il ritiro del vice presidente Luigi Salvatorelli, che ha lasciato stremato da una situazione finanziaria difficile. Il grande cruccio dell’ex vice presidente è il futuro incerto del settore giovanile, un settore che considera un suo gioiello. I tifosi, nonostante tutto, continuano a sperare nel miracolo.
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