Abusa di due bambini, arrestato
Ai domiciliari un 55enne, avrebbe palpeggiato e tentato di baciare a forza ragazzini di 11 e 13 anni
CHIETI. Avrebbe palpeggiato e tentato più volte di baciare sulle labbra due bambini di 11 e 13 anni. Poi imbarazzo e vergogna per quelle attenzioni particolari si sono trasformati in ribellione .Così un uomo di 55 anni, residente in un Comune della della provincia teatina è finito agli arresti domiciliari su disposizione del gip del Tribunale di Chieti che, al termine delle indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Chieti, ha emesso nei suoi confronti la misura cautelare con l'accusa di violenza sessuale su minori.
Un’altra brutta storia che per tutelare i minori assume contorni nebulosi.
Volutamente non si fa riferimento all’identità del presunto molestatore , come rimane sconosciuta la cittadina dove si sarebbe consumato il reato.
Di certo però è che
sul conto del 55enne gli uomini dell'Arma hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in merito a due episodi avvenuti tra la fine del mese di maggio e i primi giorni di giugno che hanno visto coinvolti i due ragazzini di 11 e 13 anni.
A denunciare l'accaduto negli uffici del comando dell'Arma erano stati proprio i genitori dei due minorenni.
Mamme e papà, con grande apprensione e comprensibile rabbia , in entrambi i casi, avevano raccontato ai militari che i propri figli, mentre si recavano a scuola, erano stati avvicinati da uno sconosciuto.
Un incontro che si sarebbe trasformato in un incubo per i due bambini.
L’uomo, secondo quanto raccontato dai minorenni ai genitori avrebbe tentato di baciarli dopo aver provato a immobilizzarli.
L'attività d'indagine avviata tempestivamente dai carabinieri ha permesso di risalire all'uomo che è stato identificato grazie anche alle testimonianze di alcune persone presenti nelle circostanze.
Il 55enne, ieri mattina, è finito agli agli arresti domiciliari a seguito della misura cautelare disposta dall'autorità giudiziaria di Chieti sulla base degli elementi raccolti dagli uomini dell'Arma.I casi di molestie e violenze sessua li su minori rappresentano un fenomeno sociale in espansione anche sul territorio teatino.
M a bisogna fare i conti anche col sommerso. Con tutti quegli episodi reiterati di violenza che vengono perpetrati soprattutto tra le mura domestiche. Abusi che troppo spesso le vittime non hanno il coraggio di denunciare,
La scuola ha un ruolo fondamentale per contrastare questo fenomeno. E la migliore prevenzione è sempre quella dell’ascolto. Un bambino svogliato, poco socievole o aggressivo potrebbe nascondere verità che vanno ben oltre allo scarso apprendimento scolastico.(y.f.)
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