Abusi edilizi, aperto il processo al residence
In aula prima udienza sul Molino Village con sei imputati. Parte civile è uno degli acquirenti
VASTO. È stato aggiornato al 4 marzo 2015 il processo per presunti abusi edilizi a carico dei titolari del parco residenziale Molino Village e di altri 4 indagati, il progettista e 3 funzionari comunali.
I sigilli scattarono il 7 gennaio 2013. Il gip del tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, su richiesta della Procura, dispose il sequestro preventivo dell’elegante complesso edilizio in fase di ultimazione sulla riviera in località San Tommaso realizzato dall’impresa Molino e Molino srl. Sequestrata anche un’area che, in base al piano di lottizzazione, avrebbe dovuto essere ceduta al Comune per farne un parcheggio pubblico e che invece venne recintata e utilizzata dai privati. Il reato ipotizzato è abuso edilizio.
In particolare la magistratura contesta l’aggiramento dei vincoli normativi e la realizzazione di residenze private in aree vincolate e destinate ad altro scopo. Oltre ai titolari del cantiere sono finiti nei guai alcuni funzionari comunali che concessero i pareri favorevoli e i permessi a costruire in contrasto con il piano di lottizzazione approvato dal consiglio comunale di Vasto nel 2007.
Il complesso immobiliare è formato da un centinaio di appartamenti spalmati su due ettari di terreno e un fabbricato ancora in costruzione ritenuto irregolare dal punto di vista urbanistico. Secondo la Procura sarebbe stato realizzato in violazione di un vincolo che destinava l’area a ridosso del mare alle sole strutture turistico ricettive. «Le indagini affidate ai carabinieri e portate avanti con l’ausilio di un tecnico consulente hanno consentito di rilevare che gran parte degli immobili sono destinati a divenire residenze private e non strutture per uso alberghiero», si legge nella nota diffusa dalla Procura e firmata all’epoca dal procuratore capo della Repubblica, Francesco Prete. La pubblica accusa nel processo è rappresentata dal pm Enrica Medori. Un acquirente ieri si è costituito parte civile. Il collegio giudicante è presieduto dal giudice Italo Radoccia. L'udienza è stata aggiornata al 4 marzo per ascoltare 3 testi della Provincia. (p.c.)
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