Abusi sessuali, la difesa annuncia battaglia

VASTO. «Non intendo commentare in alcun modo questa vicenda. Posso solo dire di essere convinto dell’innocenza del mio cliente». L’avvocato Rosario Di Giacomo, difensore del sessantenne finito ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata, non intende aggiungere altro.

L’arrivo della polizia a casa dell’accusato e la notifica del provvedimento di custodia cautelare ha scatenato una bufera nella vita del professionista. Un uragano che a parere dell’avvocato Di Giacomo ha travolto una persona perbene e che non ha commesso ciò di cui lo si accusa. Eppure la polizia sembra essere sicura.

«Prima di prendere la decisione abbiamo indagato a lungo, pedinato i protagonisti e intercettato le conversazioni», afferma il vicequestore, Cesare Ciammaichella. «Quello che ha convinto noi e i magistrati ad intervenire sono stati i particolari e i dettagli raccontati dalla vittima, una ragazza maggiorenne che ha la psiche di un adolescente. Ogni particolare fornito, anche dettagli fisici, è stato verificato e accertato», assicura Ciammaichella.

La battaglia legale è solo all’inizio. La vittima è seguita da un pool di esperti e anche da un medico che sta cercando di guarire le ferite prodotte alla sua anima e alla psiche dalla violenza subita. La vicenda ha sconvolto anche la famiglia della ragazza che conosce molto bene il presunto violentatore: un professionista dal comportamento ineccepibile. Un padre di famiglia al di sopra di ogni sospetto. È probabile che l’avvocato Di Giacomo presenti ricorso contro il provvedimento cautelare. L’avvocato però non intende parlare neppure di questo fino a quando non avrà letto attentamente il fascicolo in cui è spiegato su cosa si basa l’impianto accusatorio. «Le indagini non sono finite con l’arresto del sessantenne», tiene a precisare il vicequestore. La vicenda potrebbe avere, quindi, a breve nuovi sviluppi. (p.c.)

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