Abusivismo, negozianti in rivolta

Le attività del centro contro gli ambulanti. L'assessore: i controlli ci sono

CHIETI Cresce l'ira di un gruppo di commercianti del centro cittadino che in una lettera aperta lamentano «l'indifferenza dell'assessore competente» ai problemi delle bancarelle abusive in piazza Trento e Trieste. Secondo i negozianti le cui attività affacciano sulla piazza, tutto avviene «nella piena indifferenza della polizia municipale». E allora, stanchi e amareggiati, cercano l'intervento dell'amministrazione comunale: «La situazione non è più tollerabile, paghiamo le tasse e nessuno difende i nostri diritti».

I commercianti lamentano la presenza, nei giorni del mercato di via della Liberazione, di bancarelle abusive che "ruberebbero" clienti a chi ha un'attività fissa. «Il martedì e il venerdì», scrivono nella lettera-denuncia, «i venditori abusivi si impadroniscono di piazza Trento e Trieste senza nessuna autorizzazione e rimangono lì fino all'esaurimento della merce. Nessuno interviene se non chiamiamo la centrale dei vigili urbani».

Lo sfogo degli esercenti continua nella direzione dell'assessore al Commercio Antonio Viola. «Non è più tollerabile la sua indifferenza nonostante i nostri tentativi di coinvolgimento».
L'assessore da parte sua minimizza la questione: «Facciamo i controlli ai mercati con regolarità - dice - a volte può accadere che le pattuglie dei vigili siano impegnate all'interno del mercato. Cercheremo di essere più presenti, ma in ogni caso parliamo di un fenomeno limitato ad un settore merceologico specifico, che è quello dei fruttivendoli, e non si tratta mai di più di una o due bancarelle».

I commercianti concludono la missiva con un grido d'allarme: «Tutti parlano ma nessuno agisce, intanto la città muore e noi anche, vorremmo vedere se chiudessimo le attività in tutti i quartieri la nostra Chieti come sarebbe?». Infine lanciano una provocazione: «Se non otterremo riscontri inizieremo con delle iniziative contro l'amministrazione».

«Loro vanno a vedere le pagliuzze solo negli occhi degli altri», rimprovera l'assessore, che annuncia controlli anche ai negozianti a posto fisso perché «mettono le cassette all'altezza degli scarichi delle auto». (m.d.s.)

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