Accusò De Fanis «Ora sono costretto a fare il benzinaio»
Che fine ha fatto Mascitti? L’uomo che incastrò l’assessore lavora in una pompa di carburanti. Lo sfogo: io lasciato solo
CHIETI. Da organizzatore di eventi culturali a benzinaio. Due anni fa le sue dichiarazioni innescarono l’inchiesta “Il Vate” che portò all’arresto dell’ex assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis, ora Andrea Mascitti, l’imprenditore dello spettacolo che sognava di organizzare manifestazioni su Gabriele d’Annunzio, lavora in un distributore di carburante ad Orsogna, il suo paese d’origine. «Non mi pento ma mi hanno lasciato solo», ha detto ai microfoni del Tg1 delle 20 di venerdì scorso. Il diploma di pianoforte del Conservatorio degnamente incorniciato e le foto degli eventi organizzati con grandi nomi dello spettacolo e della cultura italiana, come Giancarlo Giannini, gli fanno compagnia nel gabbiotto della pompa di benzina orsognese. Mascitti le mostra con orgoglio alle telecamere, ma, a guardarlo ora, sembrano cimeli di una vita definitivamente andata. «Persone che stimavo mi hanno detto che per loro rappresento un problema, sono un personaggio scomodo, perché faccio fare brutta figura nei loro rapporti con i politici», racconta con amarezza all’inviata del Tg1 Giovanna Cucè. «Devo essere sincero», continua, «ci sono stati momenti in cui ho pensato: chi me lo ha fatto fare. Ora la mia vita è talmente diversa, talmente lontana da tutto quello che ho fatto nel tempo, che adesso anche tutto questo mi sembra una sconfitta». E se l’inchiesta della Procura di Pescara va avanti con l’ex assessore che ha ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini preliminari, Mascitti è stato comunque emarginato. Il musicista si era candidato per organizzare eventi in occasione del 150esimo anniversario della nascita del poeta-vate, ed era venuto in contatto così con l’allora assessore alla Cultura che avrebbe preteso tangenti per l’organizzazione delle manifestazioni. Mascitti parlò di fatture gonfiate dalle quali prelevare le mazzette. Gli sarebbero state chieste sia per organizzare il concorso internazionale di musiche da film "Mario Nascimbene Award” che per un evento al Salone del Libro di Torino, nell'ambito delle celebrazioni dannunziane. Ora di quel mondo gli restano solo fotografie incorniciate. (a.i.)