Acqua, è sempre più emergenza «I razionamenti in 52 Comuni» 

Vertice in municipio tra sindaco, assessore e Sasi sui disagi in aumento in città e nel comprensorio Paolini chiede autobotti a Marcianese e potabilizzatori. La società: 4 milioni per rifare le reti idriche

LANCIANO. Le autobotti da inviare per ricaricare i serbatoi in zone critiche come Marcianese; la questione della comunicazione delle interruzioni idriche da migliorare; gli investimenti da fare sulle reti: sono alcuni degli argomenti trattati nell’incontro in Comune ieri tra il sindaco Filippo Paolini, l’assessore al territorio Paolo Bomba e la Sasi, con il consigliere d’amministrazione Corrado Varrati e il direttore dell’area tecnica Pio D’Ippolito.
L’emergenza idrica che investe tutti gli 87 comuni Sasi, con le sorgenti sempre più a secco e le reti idriche colabrodo, sta investendo in pieno anche Lanciano che vede chiusure anche in centro città come non accadeva da anni. Chiusure sempre maggiori, che iniziano sempre prima, ora dalle 20 in base al nuovo comunicato diramato dalla Sasi in cui si avvisa che sono ben 52 i comuni che fino a lunedì 29 luglio avranno i razionamenti.
«Ci arrivano critiche, proteste, lamentele continue per i disagi causati dalle chiusure dei serbatoi che viviamo anche noi come i nostri cittadini», spiega il sindaco Paolini, «e che ci hanno spinto a chiedere un tavolo tecnico alla Sasi per capire meglio la situazione, se ci sono rimedi a questi disagi, fermo restando che sappiamo che le sorgenti sono quasi a secco con un inverno avaro di neve e piogge. Per quanto ci riguarda abbiamo problemi in particolare in alcune contrade che soffrono tutto l’anno ma ora addirittura per avere un po’ di acqua hanno dovuto chiedere l’intervento delle autobotti; è accaduto ad alcune case a Marcianese. Poi ci sono problemi per la pressione che è bassa e quindi ai piani alti delle case l’acqua scarseggia già nel pomeriggio perché non si riempiono le vasche, perché i serbatoi sono vecchi. Lamentele ci sono per le interruzioni in orari non indicati: dalle 20.30 ma l’acqua va via alle 19 e questo perché i serbatoi si vuotano prima. Credo che sia ora di investire sui potabilizzatori oltre che sulle reti nuove».
Potabilizzatore che la Sasi realizzerà con i fondi Pnrr nel 2026, società che ha assicurato che nei prossimi giorni utilizzerà autobotti dedicate per riempire i serbatoi nelle zone maggiormente colpite dalla crisi e che ha presentato un progetto che prevede un investimento di circa 4 milioni di euro per il rifacimento delle reti idriche e la realizzazione di nuovi serbatoi, ma deve essere finanziato.
Intanto ieri la Sasi ha diramato il nuovo bollettino con le chiusure programmate fino al 29 luglio: si arriva a ben 52 comuni con chiusure anticipate alle 20 e con una situazione drammatica in alcune contrade di Altino, Atessa, Guardiagrele e nel Vastese che hanno acqua solo per sei ore al giorno.
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