EMERGENZA IDRICA

Acqua: si va verso la richiesta dello stato di calamità nel Chietino

La Sasi si sta adoperando anche per l’acquisto di acqua da produttori privat: in attesa di risposte si va verso lo stato di emergenza

Il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe ha incontrato giornalisti e amministratori e ha fatto il punto sull’attuale situazione. Più che una conferenza stampa si è trattato di un incontro che è andato avanti per quasi due ore e non poteva essere altrimenti se si considera l’importanza dell’argomento ovvero l’emergenza idrica che da settimane sta creando grandi difficoltà ai cittadini soprattutto dell’alto e medio vastese. La Sasi ha scelto perciò Vasto proprio per dare un segnale di attenzione nei confronti di una popolazione che più di altre soffre la mancanza d’acqua.

La conferenza si è tenuta nell’aula consiliare del Comune e ha visto, insieme alla stampa, la presenza di numerosi sindaci (San Salvo, onteodorisio, Cupello, Pollutri, Gissi, San Buono, Lentella, Villalfonsina, Furci, Fresagrandinaria) nonché di cittadini, alcuni ristoratori e agricoltori, presente anche il consigliere regionale Francesco Prospero (FdI). I sindaci hanno rappresentato una situazione a dir poco complicata, con cittadini esasperati e rubinetti a secco per giorni, in alcune zone dei loro territori. Comprendono la gravità del problema e hanno pure ringraziato gli operai della Sasi che lavorano quotidianamente cercando di limitare i problemi, ma chiedono interventi urgenti e immediati “perché così non è più possibile andare avanti” e hanno chiesto anche “una più equa redistribuzione della risorsa idrica”.

Il presidente Gianfranco Basterebbe che non si è sottratto al confronto, da ex primo cittadino conosce bene le difficoltà di chi deve dare risposte alla propria comunità e fronteggiare situazioni non più sostenibili. Ha tenuto prima di tutto a ricordare il notevole lavoro fatto e i progetti in corso sottolineando come la Sasi sia stata la prima società non solo in Abruzzo ad affrontare con considerevoli e concreti risultati la questione antica della dispersione idrica a causa di tubature vecchie di oltre 50 anni. “I primi Comuni a beneficiarne sono stati proprio alcuni di questo territorio – ha ribadito – ora stiamo vivendo una condizione di emergenza con problemi più gravi di quelli ipotizzati alcuni mesi fa. La sorgente del Verde sta dando 300 litri al secondo in meno rispetto alla media e 500 in meno rispetto al fabbisogno, si comprende come sia difficile contenere i disagi. Stiamo facendo tutto il possibile, c’è da parte mia la volontà politica e quella che il ruolo mi attribuisce a risolvere questa situazione. Purtroppo le criticità potrebbero continuare fino alla fine di questo anno, sempre nella speranza che le condizioni meteo siano per noi favorevoli”. Ma la Sasi non intende affidare la soluzione dell’emergenza al..tempo anche se va detto che l’acqua non c’è e le sorgenti sono a secco per la perdurante siccità. “Con la Regione Abruzzo, l’Ersi e la Protezione Civile è stata predisposta una cabina di regia per la crisi idrica alla quale tutti i gestori sono chiamati a confrontarsi e a relazionare sull’andamento dell’erogazione idrica. Nell’incontro di ieri – ha precisato Basterebbe – è stata condivisa la scelta di proclamare per i territori gestiti da Sasi lo stato di emergenza coinvolgendo anche gli enti nazionali. Abbiamo chiesto alla protezione civile la disponibilità a offrire servizio di volontariato per la consegna della risorsa anche alle singole abitazioni e allo stesso tempo di coinvolgere pure il servizio regionale per attivare ogni soluzione utile ad affrontare questa emergenza. Le turnazioni, le manovre e la gestione delle portate purtroppo non sono più sufficienti a garantire un approvvigionamento omogeneo e continuativo, specie nei Comuni del vastese. Nei prossimi giorni – ha continuato – attueremo nuove restrizioni in quelli a monte del sistema acquedottistico Verde, confidando in un aumento delle portate nei vostri territori, ma considerate le caratteristiche morfologiche di queste zone potrebbe non essere garantito il successo di questa manovra”. Per quanto riguarda l’utilizzo di autobotti “il ricorso alle autobotti deve per forza tenere conto delle distanze territoriali. Perciò stiamo implementando le risorse ricorrendo anche a servizi esterni, i quali però soprattutto in questo periodo, non assicurano un servizio continuativo poiché per la maggior parte si tratta di attività nate prevalentemente per il trasporto di latte o altri liquidi alimentari. Ci stiamo adoperando anche per l’acquisto di acqua da produttori privati e siamo in attesa di risposte. Non stiamo tralasciando nessuna azione pur di contenere questi problemi. Mi rendo conto di quanto sia difficile da parte di amministratori e cittadini far fronte a una situazione tanto grave, ma la Sasi sta facendo grandi sforzi sia per dare risposte nell’immediato che nella programmazione per mettere la parola fine alle attuali criticità. Auspico la collaborazione di tutti gli enti perché insieme, ognuno per il proprio ruolo, possiamo far fronte a questa emergenza, dovuta soprattutto alla mancanza della risorsa idrica”. Sono stati presenti alla conferenza stampa Corrado Varrati del Cda della Sasi, l’architetto Giuseppe Fiorillo, Manuela Carlucci direttore dell’area commerciale e amministrativa, il direttore dell’area tecnica Pio D’Ippolito e Nicola Ceccarelli. Il sindaco di Vasto Francesco Menna ha chiesto anche in qualità di presidente della Provincia di Chieti “un tavolo permanente regionale”. <