«Addio a una grande studiosa di storia»
Il ricordo di Benegiamo: «Era in pensione ma non si fermava mai». Proietto: «Un faro per la città»
CHIETI. «Miria era un’amica nel senso più pieno della parola ed era una collega con la quale ho vissuto momenti culturali importanti: abbiamo lavorato insieme per 36 lunghi anni». Marcello Benegiamo, bibliotecario dell’Archivio di Stato di Chieti e docente dell’università d’Annunzio, condivideva con Miria Ciarma la passione smodata per la storia: «L’amore per la storia era proprio di entrambi anche se ci interessavamo di periodi diversi». Tra le opere di Ciarma, ha riscosso l’interesse degli studiosi un saggio sul brigantaggio sulla Maiella. E tra le tantissime altre iniziative, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Ciarma ha curato la mostra “Dai Gigli al Tricolore, il Risorgimento in Abruzzo citeriore”. «La morte di Ciarma è una perdita pesante non solo per Chieti», dice Benegiamo, «nonostante fosse in pensione continuava il suo impegno per la cultura: aveva il continuo spirito della ricerca e dell’aggiornamento».
Ciarma era un pilastro del Club Unesco per Chieti, ente nato per la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino: «Ciarma rappresentava l’identità culturale di Chieti», dice Luigi Proietto, un altro dei fautori del sodalizio, «Chieti è una città che necessita di stimoli e Miria era fondamentale e si impegnava davvero tanto per il Club Unesco: la sua scomparsa è una perdita importante per la città». (p.l.)
Ciarma era un pilastro del Club Unesco per Chieti, ente nato per la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino: «Ciarma rappresentava l’identità culturale di Chieti», dice Luigi Proietto, un altro dei fautori del sodalizio, «Chieti è una città che necessita di stimoli e Miria era fondamentale e si impegnava davvero tanto per il Club Unesco: la sua scomparsa è una perdita importante per la città». (p.l.)