Il generale Giuseppe Perrotta con le figlie

CHIETI

Addio al generale Perrotta: il bersagliere è morto a 84 anni

Stroncato da un malore improvviso: il suo nome resta legato al 123° Battaglione Fanteria Chieti. Era un appassionato di sport, sosteneva pallavolo e basket. I funerali nella chiesa del Tricalle

CHIETI. Il suo nome resterà per sempre legato al 123° Battaglione Fanteria Chieti e alla caserma Berardi. Il generale Giuseppe Perrotta si è spento ieri per un malore improvviso, aveva 84 anni e alla città ha dato molto, soprattutto in qualità di comandante del Battaglione teatino. Ha sempre voluto, più di altri comandanti, aprire la città all’esercito e viceversa, creando un connubio che portava benefici a entrambi. Uomo dedito alla Patria, ma anche grande appassionato di sport, che ha anche molto sostenuto, soprattutto per quanto riguarda il basket e la pallavolo.
Proveniente dal 24° Corso Allievi Ufficiali di Complemento, svolse il servizio di prima nomina al 1° Reggimento Bersaglieri e dopo il passaggio nel Servizio Permanente Effettivo venne aggregato alla Scuola Allievi Sottufficiali di Viterbo. Il generale è stato anche componente della missione tecnico militare a Malta dove ha svolto compiti di ufficiale addetto alla organizzazione addestrativa, poi al vertice della Compagnia Pionieri. Ha comandato il 123° Battaglione di Fanteria di Chieti e l’Opm (Oraganizzazione penitenziaria militare) di Sulmona.
Il primo amore per le penne nere dei bersaglieri lo ha conservato anche una volta a riposo, quando da presidente della sezione Abruzzo ha guidato l’Associazione nazionale bersaglieri. Nel 2017 ha organizzato il 65° Raduno nazionale dei bersaglieri, che si è tenuto a Pescara nel maggio di quell’anno.
Grande tifoso della Juventus, lui stesso ottimo calciatore, fin da quando tenente arrivò alla Berardi, prima di diventare colonnello comandante della caserma, Perrotta ha sempre garantito un contatto diretto tra la città e l’esercito con una serie di aperture che hanno riguardato la vita sociale e culturale e soprattutto quella sportiva. C’è chi ancora ricorda quando, negli anni Settanta, fece aprire le porte della palestra della Berardi alla squadra del Cus di basket femminile, per permetterle di allenarsi quando le condizioni climatiche non consentivano l’uso del campo della villa comunale. I funerali si terranno domani (lunedì 8 novembre) alle 10.30 nella parrocchia di San Francesco Caracciolo al Tricalle. La sua parrocchia è in realtà quella della Trinità, ma il parroco del Tricalle, don Michele Panissa, è amico di famiglia ed è questo il motivo per cui è stato scelto il Tricalle. La camera ardente è stata allestita oggi, dalle 8 alle 17.30, al cimitero teatino. La salma riposerà nella cappella di famiglia del cimitero di Orsogna, essendo il generale originario di Orsogna. Il generale lascia la moglie Rita e le due figlie Cristiana e Gioia.