L'enome pinza che ha cominciato a staccare i cornicioni dell'edificio a Chieti

CHIETI

Addio al Luigi Di Savoia, giù il primo pezzo. E gli studenti disertano le lezioni / VIDEO

Chiedono di essere trasferiti dall'altra ala della storica sede dove sono iniziati i lavori di demolizione e ricostruzione con 8,6 milioni di fondi Pnrr

CHIETI. È iniziato nel primo pomeriggio a Chieti l'intervento che porterà alla demolizione dello storico edificio dell'istituto superiore «Luigi di Savoia» e alla sua ricostruzione in loco, grazie ad un appalto già aggiudicato per 8,6 milioni di euro e finanziato con il Pnrr.

La parte da demolire, ovvero il corpo centrale, era risultato maggiormente vulnerabile ad eventuali sollecitazioni sismiche al termine delle verifiche e delle indagini condotte dai tecnici della Provincia.

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Scuola da demolire, pinza gigantesca attacca la storica sede del Luigi DI Savoia
I lavori di demolizione (e poi di ricostruzione) iniziati a Chieti (video di Arianna Iannotti)

In un altro edificio della stessa scuola sono stati sistemati circa 500, degli oltre 1.300 studenti del «Di Savoia», che questa mattina per la stragrande maggioranza hanno disertato le lezioni e che in sostanza chiedono di essere collocati altrove per ragioni di sicurezza. Mentre i restanti erano stati già collocati in altre sedi ovvero il Seminario regionale, la vecchia sede del liceo scientifico Masci e l'istituto «De Sterlich».

L'avvio della fase di demolizione, affidata a una ditta specializzata, ed iniziata da un cornicione, è stata seguita dalla dirigente scolastica Grazia Angeloni, che tre giorni fa aveva chiesto la sospensione dei lavori evidenziando alcune problematiche irrisolte in materia di sicurezza. La stessa dirigente anche questa mattina è tornata a chiedere alla Provincia di trovare aule sia nel vecchio Masci che al Galiani.