Anna Maria Bietti Sestieri

CHIETI

Addio alla soprintendente Sestieri 

Aveva 80 anni, ha guidato gli archeologi abruzzesi dal 1995 al 2003

CHIETI. Mondo dell’archeologia in lutto anche in Abruzzo per la morte, domenica scorsa a 80 anni, di Anna Maria Bietti Sestieri, studiosa di fama internazionale, tra i massimi esperti della protostoria dell’Italia e del Mediterraneo, che ha ricoperto il ruolo di sovrintendente regionale all’Archeologia dal 1995 al 2003, quando la sede dell’ufficio ministeriale era a Chieti, a palazzo Zambra.

«Si deve a lei e alla sua determinazione la fase finale dell’allestimento del museo della Civitella», ricorda Adele Campanelli, ex direttrice del museo e persona che lo ha ideato e realizzato insieme al gruppo di archeologi ed esperti di cui faceva parte anche Claudio Finarelli, scomparso nel 2020.

«Molto autorevole ma poco autoritaria», dice ancora Campanelli, «amava molto l’Abruzzo. Ricordo ancora quando da palazzo Zambra, a passo da bersagliera, attraversava il centro storico cittadino per raggiungere la sede del museo archeologico alla villa comunale. Ha cercato e trovato il dialogo con l’amministrazione comunale teatina, all’epoca retta dall’ex sindaco Nicola Cucullo».

Anna Maria Sestieri era figlia d’arte. Il padre, grande archeologo, era sovrintendente in Albania quando la figlia nacque a Tirana il 7 dicembre del 1942. Accademica dei Lincei, professoressa emerita dell’università del Salento, presidente dell’Istituto italiano di preistoria e protostoria, la sua attività di ricerca si era rivolta principalmente alla protostoria dell’Italia e del Mediterraneo, con numerosi lavori sull’Italia in generale, sul Lazio antico, sulla Sicilia e le regioni meridionali, sui rapporti fra Oriente e Occidente mediterranei. Nel 1996 la Prehistoric Society le ha conferito l’Europa Prize per i risultati raggiunti con la sua ricerca sul complesso dell’età del ferro di Osteria dell’Osa (Roma). Anche la sede abruzzese della Confederazione italiana archeologi esprime profondo cordoglio per la scomparsa.
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