Cerulli (Cittadinanzattiva)
«Adi sospesa, nessuna archiviazione»
LANCIANO. «Quanto hanno presentato le denunce non hanno spese legali da sostenere per gli esposti presentati in Procura e ai Nas contro la sospensione del servizio di assistenza domiciliare...
LANCIANO. «Quanto hanno presentato le denunce non hanno spese legali da sostenere per gli esposti presentati in Procura e ai Nas contro la sospensione del servizio di assistenza domiciliare integrata in città a febbraio. Le spese le paghiamo noi del Tribunale del malato e di Cittadinanzattiva». Lo dice Aldo Cerulli, segretario regionale di Cittadinanzattiva, dopo che si è sparsa la voce, dice, che le persone che hanno fatto denuncia debbano pagare 800 euro di spese legali.
«Ci è giunta questa voce da un utente che voleva presentare la denuncia ma che non poteva spendere gli 800 euro richiesti», racconta Cerulli. «Sono allibito. Non si è mai pagato e non si pagherà nessuna spesa legale e le denunce le raccogliamo». Il segretario precisa, infatti, che al momento non c’è stata nessuna archiviazione dell’inchiesta sulla sospensione dell’Adi. Le indagini continuano. «Non ci è stata notificata l’archiviazione», spiega Cerulli, «anche perché non occorre il dolo per l’ipotesi di reato perché questa è già contenuta nell’interruzione del pubblico servizio. Poi, se anche il Comune presenterà ricorso le denunce avranno maggiore peso». Il riferimento è al documento sull’Adi votato all’unanimità dal consiglio comunale lunedì scorso in cui si annuncia un ricorso collettivo per l’interruzione improvviso del servizio.
«Il documento sull’Adi dimostra la fattiva vicinanza dell’amministrazione comunale alle famiglie colpite dai provvedimenti di revoca dell’assistenza domiciliare», dice il vicesindaco Pino Valente, «importante è la richiesta dell’istituzione di una commissione di verifica del lavoro svolto dalla dirigente del distretto sanitario». (t.d.r.)
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