FRANCAVILLA AL MARE
Affidato in prova, spacciava in smart-working
43enne costretto a domicilio non ha rinunciato alla fiorente attività di spaccio di cocaina. Arrestato dai Carabinieri dopo gli appostamenti e la cessione a due clienti che avevano prenotato su Telegram.
In tempo di Covid-19 anche l’attività di spaccio di stupefacenti si improvvisa, si adatta e raggiunge lo scopo: infatti un 43enne originario del foggiano, affidato in prova, non poteva uscire di casa se non qualche ora la mattina. Quindi, in linea con le richieste del mercato, invece di uscire per distribuire il proprio “prodotto” riceveva le richieste via Telegram e faceva in modo che il ritiro avvenisse direttamente a casa sua.
I movimenti continui nei pressi dell’appartamento non sono sfuggiti ai Carabinieri della Stazione di Francavilla al Mare che, assieme a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno deciso di monitorare la clientela all’uscita. È bastato un pomeriggio di osservazione e, verso l’imbrunire, un ragazzo è stato visto salire e scendere dopo pochi minuti: fermato e controllato assieme all’amico, aveva in possesso cocaina "rosa". Così i militari, visto che era anche in regime di affidamento in prova, con la scusa di un controllo entrano nell’immediatezza presso l’abitazione che perquisiscono e trovano oltre 69 grammi di cocaina “rosa”. Ovviamente in una pochette da donna aveva anche i soldi appena consegnati dal ragazzo acquirente, circa 290 euro.
Il magistrato di turno Marika Ponziani ha disposto l’immediato arresto, così D.L.L. è finito al carcere di Poggioreale. I due acquirenti, provenienti dal pescarese, sono stati anche sanzionati per la violazione delle normative sul Covid.