ABRUZZO
Ai risparmiatori ex Carichieti l'indennizzo sale... al 40%
Da lunedì possono avere un +10% sul valore acquisto dei titoli della banca fallita entro sempre il massimale di 100mila euro
CHIETI. Piccola, buona notizia per le centinaia di risparmiatori-azionisti della ex Carichieti, banca posta in liquidazione coatta amministrativa dal tribunale di Chieti il 19 luglio 2016. Il Fondo indennizzo risparmiatori (Fir) introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 (n. 145/2018 commi 493-507, articolo 1), con una dotazione iniziale di 1.575 milioni, potendo contare su un avanzo di circa 500 milioni, ha elevato dal 30 al 40 per cento il quantum indennizzabile agli azionisti.
Gli ex clienti Carichieti travolti dal fallimento, da lunedì 13 novembre possono pertanto iniziare a ricevere l’indennizzo integrativo del 10% - calcolato sul valore di acquisto dei titoli -, oltre a quanto già ottenuto nel triennio 2019-2021 con il rimborso del 30% (con il massimale di rimborso sempre di 100mila euro per ciascun risparmiatore). L’accredito avviene per automatismo da parte della Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap spa), che può disporre il pagamento degli indennizzi a seguito delle verifiche preliminari disposte dalla Commissione tecnica nominata dal ministero delle Finanze. A diffondere il provvedimento è Alberto Corraro dell'Adiconsum (associazione difesa consumatori e ambiente)
Il rimborso interessa 140mila risparmiatori-azionisti coinvolti nel crac delle banche Carichieti, Veneto Banca, Popolare di Vicenza, Banca Apulia, Banca Nuova, Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara, Bcc Crediveneto e Bcc Padovana.
I possessori delle azioni emesse dalle banche fallite hanno potuto fin qui ottenere un rimborso pari al 30 per cento del costo di acquisto delle azioni, ivi inclusi gli oneri fiscali, entro il limite massimo complessivo di 100mila euro per ciascun avente diritto.
I possessori di obbligazioni subordinate, invece, hanno ottenuto il rimborso del 95 per cento del costo di acquisto delle stesse, ivi inclusi gli oneri fiscali, sempre entro il limite massimo complessivo di 100mila euro per ciascun avente diritto.
Spiega Corraro: "Nel 2018 il Governo decise di inserire un provvedimento nella futura Legge di Bilancio 2019, per intervenire in soccorso delle migliaia di risparmiatori (azionisti e obbligazionisti) colpiti dal fallimento di numerose banche operanti nel centronord compresa Carichieti. Venne così istituito il Fondo indennizzo risparmiatori (FIR), con una dotazione iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Il Fir doveva erogare, e ha erogato, indennizzi in favore dei risparmiatori che hanno subìto l’azzeramento del valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate emesse dalle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018. Hanno avuto accesso al Fir, presentando apposita domanda recandosi anche alle sedi Adiconsum operanti in Abruzzo, i risparmiatori, persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale".