Alla Soprintendenza il caso gazebo

I commercianti vanno all’Aquila per i permessi alle strutture fuori dai locali

VASTO. Nel braccio di ferro sui dehors interviene la Sovrintendenza dell’Aquila. Si terrà in settimana nel capoluogo abruzzese l’incontro chiesto dall’assessore all’urbanistica Luigi Masciulli per sbloccare una situazione che va avanti da anni.

L’amministrazione comunale ha deciso di rivolgersi alla sede aquilana della Sovrintendenza dopo il no dei funzionari degli uffici vastesi che per l’installazione di gazebo e pedane fuori dai locali del centro storico avevano posto una serie di paletti (solo ombrelloni e paratie da smontare alla chiusura degli esercizi pubblici), suscitando le ire dei commercianti e delle associazioni di categoria.

Un incontro atteso con ansia dagli operatori commerciali i quali, pur reputando legittime le preoccupazioni dei sovrintendenti di avere strutture che non deturpino contesti storici ed architettonici di pregio - come è avvenuto in alcune zone del vecchio borgo - chiedono che la discrezionalità nel rilasciare le autorizzazioni non sia affidata al funzionario di turno. «Le strutture provvisorie non deturpano il paesaggio né alterano gli aspetti estetici ed architettonici della città», sostengono Paola Fiore (Confesercenti), Marisa Tiberio (Confcommercio) e Marco Corvino (Consorzio Vasto in centro), «tanto più che verrebbero installati nella stagione invernale per dare continuità agli spazi aperti d’estate e compensare la scarsa metratura dei locali esistenti aumentando la fruibilità da parte degli utenti del centro storico. Nondimeno siamo disponibili a discutere e rispettare le direttive che, analogamente ad altre città, venissero definite dalle Istituzioni preposte e ci auspichiamo davvero di consolidare un percorso di dialogo proficuo per migliorare la vivibilità di Vasto». Per le associazioni di categoria è in ballo «la sopravvivenza delle attività commerciali duramente provate dalla crisi economica». (a.b.)

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