aree protette a rischio inquinamento 

Allarme polveri sottili nelle Riserve del Vastese: lo studio 

POLLUTRI . Una concentrazione di polveri sottili superiore alla media annuale prevista dalla normativa, con dodici giorni di “sforamenti”. È quanto rilevato dalla stazione installata a Punta Penna,...

POLLUTRI . Una concentrazione di polveri sottili superiore alla media annuale prevista dalla normativa, con dodici giorni di “sforamenti”. È quanto rilevato dalla stazione installata a Punta Penna, nella Riserva naturale di Punta Aderci. I primi dati relativi al monitoraggio della qualità dell’aria con la tecnologia Inwit sono stati illustrati ieri a Pollutri, nella sala conferenze del Bosco di Don Venanzio, dove ha fatto tappa la campagna nazionale di Legambiente “I cantieri della transizione ecologica”. Sensori Iot, videocamere smart dotate di intelligenza artificiale e gateway sulle torri sono preziosi alleati non solo per il monitoraggio della qualità dell’aria nelle tre Riserve presenti sul nostro territorio – Punta Aderci, Bosco di Don Venanzio e Lecceta di Torino di Sangro – ma diventano strumenti fondamentali per prevenire gli incendi boschivi. I risultati diffusi ieri sono stati elaborati insieme all’Università del Molise e sono relativi al periodo maggio-ottobre 2024. Il Dipartimento di bioscienze dell’Unimol ha contribuito all’analisi statistica preliminare dell’ampia mole di dati registrati. I giorni di sforamento sono avvenuti in diversi momenti dell’estate e dell’autunno e sono riconducibili a fenomeni generalizzati e diffusi (perturbazione di polveri sahariane o caucasiche) e a fattori antropici, essendo capitati in un periodo preestivo (giugno) e tardo estivo (settembre). «Tecnologia e innovazione sono un alleato importante nella tutela ambientale e della biodiversità», commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, «per questo in occasione di questa tappa lanciamo anche un pacchetto di proposte chiedendo di investire in sistemi di prevenzione degli incendi boschivi, spesso causati da attività umane, e che oltre a distruggere vaste aree forestali, con danni a fauna selvatica e vegetazione, rilasciano grandi quantità di carbonio nell’atmosfera». A illustrare i progetti di monitoraggio della qualità dell’aria è Michelangelo Suigo, direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit. «Un bosco indebolito dall’inquinamento e dalle fiamme si difenderà meno efficacemente da altri eventi climatici estremi, come le forti piogge o le alluvioni», spiega Suigo, «compromettendo la resistenza e la resilienza dell’intero territorio e della biodiversità che in esso vive. Per questo è importante contribuire attivamente alla prevenzione degli incendi e alla tutela della qualità dell’aria e della biodiversità tutto l’anno, non solo quando l’emergenza estiva si presenta». A fare gli onori di casa il vice presidente regionale di Legambiente, Gianluca Casciato e il sindaco di Pollutri, Luigi Gizzarelli.