Atessa: contestazione del comune
Alunni in piedi sullo scuolabus Mille euro di “multa” alla ditta
ATESSA. È stata contestata, dal Comune, “un’inadempienza grave” al Consorzio Ecos che gestisce il trasporto scolastico. La somma, mille euro, sarà decurtata dal capitolato d’appalto. La ditta di...
ATESSA. È stata contestata, dal Comune, “un’inadempienza grave” al Consorzio Ecos che gestisce il trasporto scolastico. La somma, mille euro, sarà decurtata dal capitolato d’appalto. La ditta di Genziano avrebbe trasportato alunni in sovrannumero che viaggiavano in piedi lungo alcune tratte e altre sarebbero state arbitrariamente cambiate. Le segnalazioni sono state fatte dai genitori.
Il Consorzio Ecos nel 2005 si è aggiudicato l’appalto a 2.196.000 euro. Il servizio scadrà con la fine dell’attuale anno scolastico. Altre contestazioni riguardano la mancata trasmissione del programma di esercizio entro il 30 agosto 2014, mancata trasmissione delle polizze assicurative in vigore e delle carte di circolazione con l’annotazione dell’avvenuta revisione prima dell’inizio del servizio.
Il caso degli alunni in sovrannumero che viaggiavano in piedi, contravvenendo al codice della strada oltre che pericoloso per l’incolumità dei ragazzi, ha riguardato lo scuolabus numero 4. Non finisce qui: lo scuolabus 7 faceva eseguire un cambio di mezzo agli alunni della scuola di Piana la Fara in prossimità della scuola elementare di Monte Marcone. Variazione non comunicata al Comune. Nel capitolato è previsto che la ditta deve garantire un numero di scuolabus sufficiente ad assicurare il servizio; deve essere garantito a ciascun alunno trasportato il posto a sedere; il servizio deve essere assicurato in tutti i casi richiesti dall’amministrazione comunale. La giunta ha applicato la sanzione perché «i suddetti disservizi hanno prodotto molteplici situazioni di pericolo per i minori trasportati; gravi inefficienze del servizio;proteste da parte dei genitori dei minori trasportati».
Inoltre, cosa che l’amministrazione del sindaco Nicola Cichitti sottolinea sempre più ultimamente: «L’accaduto ha screditato l’attività dell’amministrazione comunale tendente a ottimizzare il più possibile il servizio di trasporto scolastico, determinando un grave danno d’immagine per la stessa». (m.d.n.)
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