Amici d’infanzia e una vita insieme in divisa 

Vanni e Gasbarri lasciano la Digos: entrambi entrati in polizia nel 1983 e in pensione negli stessi giorni

CHIETI. Dai calzoni corti alla divisa, amici da una vita e la pensione insieme: dopo oltre 40 anni di onorato servizio, il commissario Bruno Gasbarri e l’ispettore Paolo Vanni, in forza alla Digos della questura di Chieti, vanno in pensione. Entrambi classe 1964, entrati in polizia a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro, l’altro ieri hanno festeggiato insieme anche la pensione, insieme ai colleghi e al questore Aurelio Montaruli.
Vanni ha iniziato la carriera arruolandosi nel gennaio del 1983 nella scuola Allievi di Alessandria, in Piemonte. La sua prima destinazione è stata Roma, nel commissariato di Trastevere. Oltre a pattuglie di autoradio, per un periodo ha fatto servizio anche nell’anti-borseggio a Porta Portese. È stato trasferito alla questura di Pescara nel maggio del 1988, dove ha lavorato tra polizia postale, pattuglie anti-rapina e scorte. Nel 1989 è stato spostato a Chieti, sempre come polizia postale, e nel 1993 è passato alla squadra volante della questura teatina, dove è rimasto per una decina d’anni. Quindi il passaggio alla sezione narcotici della squadra mobile, con cui è stato protagonista di numerose operazioni e ha ricevuto più d’un premio. Nel 2012 altro salto, alla Digos, sezione Informativa. Quindi nel 2013 la promozione per merito straordinario in seguito all’arresto di quattro rapinatori.
Gasbarri ha invece iniziato la carriera dal lato opposto dello stivale, in Calabria, con il primo corso che ha svolto a partire dal maggio del 1983 a Vibo Valentia, quando era anche un pugile che difendeva i colori della Fiamme Oro. E, come l’amico, ha prestato servizio nella capitale: volanti e squadra mobile a Roma, prima del ritorno in Abruzzo, pure lui passando per la polizia postale di Pescara. Nel 1991 il corso da sottufficiale a Senigallia, nelle Marche, e quindi nel 1992 il trasferimento a Chieti, dove nel corso degli anni è stato protagonista di alcune tra le operazioni più rilevanti condotte dalla polizia di Stato, come ad esempio quella chiamata “Flash” nel 2001, nella quale sono stati coinvolti oltre cento indagati.
Infine, per entrambi, il “meritato riposo” a distanza di poche settimana l’uno dall’altro. Che non potevano non festeggiare insieme.(a.rap.)
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