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Annullate le cartelle esattoriali sugli usi civici

Il capogruppo di minoranza e ricorrente: il Comune voleva punirmi, è una vittoria politica

GISSI. Sono state annullate le cartelle esattoriali emesse dal Comune per canoni di terreni gravati dagli usi civici. La vicenda, che va avanti dal 2005, ha avuto il suo epilogo in tribunale dove il contenzioso è approdato a distanza di alcuni anni dal ricorso proposto dinanzi alla Commissione tributaria provinciale di Chieti, che si dichiarò incompetente.

A impugnare le cartelle, inviate nel 2005 a centinaia di proprietari di terreni, con somme che si aggiravano sui cento euro a cartella, furono quattro cittadini, tra cui Mario Ciancaglini, capogruppo di minoranza che, per aver presentato ricorso, ha rischiato la decadenza dalla carica di consigliere. L’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Marisi si appellò alla normativa che sancisce l’incompatibilità di chi ha una lite pendente con il Comune.

«Dovetti presentare una memoria difensiva che fu discussa in consiglio», racconta Ciancaglini, «il risultato fu che il sindaco e l’intera maggioranza dovettero arrendersi all’evidenza e furono costretti a votare contro il provvedimento di espulsione in quanto la norma in questione esclude l’incompatibilità per questioni attinenti la materia tributaria. Quindi per me la sentenza del tribunale rappresenta una doppia vittoria», continua il capo dell’opposizione, «sia sotto il profilo strettamente attinente al provvedimento contestato, sia sotto il profilo politico in quanto l’amministrazione comunale di Gissi, strumentalmente, voleva colpire un consigliere di minoranza che aveva osato ribellarsi».

Prima di rivolgersi al tribunale i ricorrenti proposero ricorso gerarchico alla giunta regionale, servizio foreste e demanio civico. Non ricevendo risposta si rivolsero alla Commissione tributaria provinciale che si dichiarò incompetente indicando nel tribunale di Vasto l’autorità giudiziaria preposta.

Anna Bontempo

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