Antenna telefonini, stop ai lavori

Gessopalena, opera in un’area diversa da quella del piano d’installazione

GESSOPALENA. L’ufficio tecnico comunale blocca i lavori dell’installazione radio base per telefonia cellulare in un’area diversa da quella prevista dal piano annuale dell’installazione. Cantano vittoria i consiglieri di opposizione.

«Avevamo proprio ragione nel porre dubbi sulla regolarità dei lavori», affermano Tullio Bozzi, Carmine Caniglia, Lucio D’Orazio e Domenico Larcinese che sull’argomento hanno presentato un esposto in Procura.

Inizialmente il sito scelto dalla Ericson spa era nel borgo medievale, esattamente dove Vodafone ha una stazione radio base per telefonia cellulare dal 2007. A dicembre, però, i lavori iniziano in contrada Atriena e i consiglieri di opposizione, indagando meglio e con l’accesso agli atti presso il Suap, scoprono che tale lavoro non è stato mai autorizzato, che il cantiere era stato aperto in modo abusivo perché senza le autorizzazioni previste.

«Bisognava aspettare oltre un mese per operare il tal senso?», domanda Bozzi che aggiunge: «al Comune non era chiaro, fin da subito, che si stava perpetrando un abuso edilizio e per giunta in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico?».

Adesso sarà la Procura ad accertare le eventuali responsabilità, mentre il consiglio comunale dovrà approvare il regolamento proposto dal gruppo di opposizione, che porterà alla regolamentazione delle installazioni soggette all’emissione di elettromagnetismo e all’individuazione di un’area da adibire a tale scopo.

«Il 29 dicembre abbiamo chiesto», afferma Bozzi, «l’inserimento in consiglio dell’approvazione del regolamento ma la richiesta non fu accolta dal presidente. La maggioranza ha sottovalutato il problema perdendo ulteriore tempo. A giorni dovrebbe essere convocato il consiglio e, il voto favorevole unanime, si potrà arrivare a questo traguardo».

Hanno detto no al sito in località Atriena (dove è prevista una torre alta 28 metri) anche 237 cittadini che hanno promosso una raccolta di firme.

Matteo Del Nobile

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