CHIETI
Anziani raggirati dal finto nipote
Con la scusa di recapitare un pacco, banditi in fuga con soldi e oro. Indagano i carabinieri
CHIETI. «Ciao, nonna. Stanno venendo a casa tua per consegnarmi un pacco molto importante. Paga tu, poi ti ridò i soldi: servono mille euro». Il trucco è sempre lo stesso: il finto nipote che, al telefono, simula di avere bisogno di un prestito. Tono di voce suadente, tra il supplichevole e il preoccupato, ed ecco che l’impostore inizia a fare presa sulla vittima. L’ultimo colpo è stato messo a segno a Chieti ieri pomeriggio: nel mirino dei truffatori è finita una coppia di novantenni. La messinscena telefonica è stata identica a quella di altri casi-fotocopia (alcuni dei quali falliti) denunciati in città nei giorni scorsi.
A distanza di pochi minuti dalla chiamata, alla porta hanno bussato due uomini che si sono finti corrieri: mentre uno si è fatto consegnare tutti i soldi che le vittime avevano in casa, ovvero 850 euro, l’altro – con una scusa – è riuscito ad entrare nell’appartamento e a portare via preziosi e oggetti in oro in corso di quantificazione. Quando gli anziani si sono accorti di essere stati raggirati, era ormai troppo tardi: non hanno potuto fare altro che telefonare al 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Chieti, che hanno raccolto la denuncia e avviato le prime indagini.
Non è da escludere che i malviventi entrati in azione ieri facciano parte della banda – con base operativa a Napoli e tentacoli protesi in tutta Italia – di cui erano componenti i due uomini arrestati qualche mese fa con l’accusa di aver portato via migliaia di euro a un teatino di 92 anni e a una lancianese di 79. (g.let.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
A distanza di pochi minuti dalla chiamata, alla porta hanno bussato due uomini che si sono finti corrieri: mentre uno si è fatto consegnare tutti i soldi che le vittime avevano in casa, ovvero 850 euro, l’altro – con una scusa – è riuscito ad entrare nell’appartamento e a portare via preziosi e oggetti in oro in corso di quantificazione. Quando gli anziani si sono accorti di essere stati raggirati, era ormai troppo tardi: non hanno potuto fare altro che telefonare al 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Chieti, che hanno raccolto la denuncia e avviato le prime indagini.
Non è da escludere che i malviventi entrati in azione ieri facciano parte della banda – con base operativa a Napoli e tentacoli protesi in tutta Italia – di cui erano componenti i due uomini arrestati qualche mese fa con l’accusa di aver portato via migliaia di euro a un teatino di 92 anni e a una lancianese di 79. (g.let.)
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