Anziano morto nella Rsa, assolte tre infermiere
L'uomo era caduto dalla sedia: le sanitarie non avevano iniziato il turno
VASTO. Assolte per non aver commesso il fatto. Dopo cinque anni di odissea giudiziaria escono di scena a testa alta Simona Piccoli, 39 anni, di Celenza sul Trigno, Franca Griguoli, di Campobasso, 39 anni, e Marisa Gaspari, 57 anni, di Celenza.
Le tre operatrici sanitarie della residenza sanitaria assistenziale "Samidad Il Chiostro" erano accusate di non aver adottato le dovute cautele per impedire una rovinosa caduta ad un anziano ospite della struttura e costretto da qualche tempo su una sedia a rotelle. In seguito alla caduta l'uomo morì. La tragedia avvenne alle 6,55 del 16 dicembre 2006.
I difensori della tre imputate, gli avvocati, Antonello e Giovanni Cerella, sono riusciti a dimostrare che la caduta dell'anziano paziente non poteva essere addebitata alle operatrici perché al momento dell'incidente le tre donne non avevano ancora iniziato il proprio turno di lavoro giornaliero.
«Le operatrici erano già arrivate nella residenza sanitaria, ma stavano ancora indossando i camici quando si è verificato l'incidente costato la morte all'anziano. Il pensionato è stato immediatamente soccorso e affidato alle cure della guardia medica. Purtroppo, ogni cura si è rivelata inutile», ha dichiarato nel corso dell'arringa l'avvocato Antonello Cerella.
La ricostruzione dei fatti del difensore ha convinto sia il giudice Laura D'Arcangelo che il pubblico ministero Giancarlo Ciani della innocenza delle tre imputate, che hanno deciso per la loro assoluzione. (p.c.)
Le tre operatrici sanitarie della residenza sanitaria assistenziale "Samidad Il Chiostro" erano accusate di non aver adottato le dovute cautele per impedire una rovinosa caduta ad un anziano ospite della struttura e costretto da qualche tempo su una sedia a rotelle. In seguito alla caduta l'uomo morì. La tragedia avvenne alle 6,55 del 16 dicembre 2006.
I difensori della tre imputate, gli avvocati, Antonello e Giovanni Cerella, sono riusciti a dimostrare che la caduta dell'anziano paziente non poteva essere addebitata alle operatrici perché al momento dell'incidente le tre donne non avevano ancora iniziato il proprio turno di lavoro giornaliero.
«Le operatrici erano già arrivate nella residenza sanitaria, ma stavano ancora indossando i camici quando si è verificato l'incidente costato la morte all'anziano. Il pensionato è stato immediatamente soccorso e affidato alle cure della guardia medica. Purtroppo, ogni cura si è rivelata inutile», ha dichiarato nel corso dell'arringa l'avvocato Antonello Cerella.
La ricostruzione dei fatti del difensore ha convinto sia il giudice Laura D'Arcangelo che il pubblico ministero Giancarlo Ciani della innocenza delle tre imputate, che hanno deciso per la loro assoluzione. (p.c.)
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