MAJELLETTA
Appelli nel vuoto, Rifugio Pomilio aperto nel weekend
Primo segnale di resa del gestore a causa della strada che non viene sgomberata dalla neve. Stop attività fino a venerdì. Il Cai scrive a prefetto e ad Enti responsabili
PESCARA. Un primo segnale di resa, davanti all'inconsistenza della politica e al silenzio della burocrazia. Il gestore del Rifugio alpino Pomilio sulla Maielletta ha deciso di chiudere, per ora, fino a venerdì (e di lasciare quindi aperto solo nel weekend) per motivi di sicurezza, a causa dell'impossibilità da parte degli utenti di raggiungere il rifugio. Il problema è quello della strada chiusa, sbarrata, per neve. E alla mancata volontà degli Enti responsabili di sgomberarla e quindi di renderla fruibile. No, gli appelli sono caduti nel vuoto, o meglio, sono rimpallati da una parte all'altra senza che nessuno tra Parco, Anas, Provincia _ chiamati a rispondere più volte dal gestore _ dessero un minimo segnale.
Stop, il rifugio che funge da punto di soccorso per interventi di emergenza oltre che rappresentare un'attrazione turistica con ristorante e alloggio, è chiuso da lunedì e riapre domenica. Il gestore Roberto D'Emilio ha comunicato la decisione di sospendere l'attività al Club alpino (Cai) manifestando la propria rabbia contro "il completo disinteresse delle autorità affinché lo stesso Rifugio di categoria AB sia raggiungibile con la strada statale ss 614”. Il presidente del Cai Eugenio Di Marzio ha colto l'occasione per scrivere una lettera al prefetto, al presidente della Regione, a quello della Provincia, del Parco Majella e al sindaco di Rapino, per richiedere un incontro urgente, l'ennesimo, sul tema della riapertura della strada nel periodo invernale. Di Marzio torna a far leva sul fatto che si tratta di un presidio di interesse strategico per la prevenzione e il soccorso nella parte alta della Majella. Argomenti che troppo spesso tuttavia passano in secondo piano fino a quando si verifica qualche disgrazia.