Arrestati alla consegna di 50 chili di droga
Due corrieri sorpresi mentre si passano di mano 47 panetti di marijuana: uno è indagato per la sparatoria di San Salvo
SAN SALVO. È stata chiamata “Operazione staffetta”. Perché quella che hanno scoperto i carabinieri di San Salvo era uno dei passaggi di mano di un carico da 50 chili di droga del valore di oltre 500 mila euro. I due corrieri, entrambi albanesi e da anni residenti a San Salvo, sono stati sorpresi in flagranza. F.K., 35 anni, è il fratello del 38enne trovato il 28 agosto con 33 chili di droga in auto e condannato a novembre a 6 anni di carcere. A.X., 25 anni, è uno dei protagonisti della sparatoria che nel mese di ottobre avvenne all’esterno di un locale notturno e spinse il questore a disporre la sospensione dell’attività per 15 giorni.
L’operazione. La tecnica era molto semplice. I protagonisti si davano appuntamento in un parcheggio. Le due auto lampeggiavano fra loro e si affiancavano. Venerdì sera ad assistere alla scena c’erano i carabinieri. Nè K.F., originario di Valona, al volante di un’Audi A4, nè A.X., connazionale di Lushnje, alla guida di una Fiat Bravo, immaginavano di essere soli. «I due conducenti sono scesi dalle rispettive vetture, hanno aperto i portabagagli e velocemente si sono passati 4 grosse buste di plastica nera», racconta il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della compagnia dei carabinieri di Vasto. I carabinieri si sono subito avvicinati e hanno fermato i due automobilisti. Nelle quattro buste nere i militari hanno trovato 47 panetti di droga avvolti in confezioni di plastica trasparente intrisa di caffè per mascherare il forte odore di marijuana e sfuggire al fiuto delle unità cinofile. I sacchi sono stati sequestrati e portati in caserma. I due corrieri sono finiti nel carcere di Torre Sinello a disposizione della magistratura vastese. Sono accusati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il precedente. È la seconda volta che a San Salvo viene intercettato e sequestrato un carico così importante di marijuana. La prima volta fu a fine agosto 2013. Anche allora 33 chili di marijuana erano avvolti nel cellophan e intrisi di caffè. Anche allora la droga era arrivata in auto e, particolare importante, il corriere era il fratello dell’uomo arrestato venerdì sera. Per gli investigatori è un tassello importante che rivela la presenza a San Salvo di associazioni a carattere familiare. Il grande flusso di droga da e per il Vastese utilizza sempre più spesso staffette di stranieri insospettabili perché perfettamente inseriti nel tessuto sociale cittadino. Il coivolgimento di A.X, inoltre, apre un nuovo filone sulle indagini in corso da tre mesi su una sparatoria avvenuta all’esterno di un locale notturno.
Il filo che unisce gli episodi. Il ventiquattrenne finito in carcere venerdì è uno dei cinque indagati che il 13 ottobre furono coinvolti in una rissa a San Salvo. Per quell’episodio ci sono cinque persone accusate di concorso in danneggiamento, esplosione di colpi d’arma da fuoco e porto abusivo in luogo pubblico di armi comuni da sparo. Una sorta di spedizione punitiva organizzata dopo un acceso litigio. Le indagini sono ancora in corso. I carabinieri dopo la bagarre trovarono ben nove bossoli di pistola sull’asfalto.
Paola Calvano
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