Arrestati i "fratelli cocaina", all'appuntamento per lo spaccio arriva la polizia
Gli agenti della Mobile di Chieti li scoprono su un Suv a Montesilvano con tre involucri, trovate altre 25 dosi e sequestrata la somma complessiva di 7.700 euro
CHIETI. Due fratelli di origine straniera, ma di cittadinanza italiana e residenti a Pescara, sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti a Montesilvano . Dei due sono state diffuse le iniziali N.I., 25 anni e N.A, 20. Gli arresti sono stati eseguiti dagli agenti della squadra mobile, sezione narcotici, di Chieti.
I due fratelli sono stati controllati a Montesilvano, erano a bordo di un'autovettura tipo Suv in una strada isolata con il motore e le luci accese. Gli agenti hanno visto che sono stati affiancati da un’altra autovettura, un’utilitaria, anch’essa rimasta con motore e luci accese e con due a bordo. In una nota si legge che il passeggero dell’utilitaria ha ricevuto dall’autista del Suv un involucro. A quel punto gli agenti sono intervenuti e hanno trovato tre involucri termosaldati contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso complessivo di gr.1,66.
I due fratelli avrebbero tentato di disfarsi di altra sostanza stupefacente, ma la polizia l'ha recuperata e quantificata in ulteriori 15 grammi di cocaina suddivisa in 25 dosi. Inoltre è stata trovata la somma di 1130 euro. La successiva perquisizione eseguita nelle abitazioni di Pescara ha portato al rinvenimento (e al sequestro) di altre 330 banconote da 20 euro per un totale di 6.600 euro.
I due fratelli sono ora agli arresti domiciliari a Pescara. A seguto dell’udienza di convalida, per uno dei due fratelli è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari mentre, per l’altro fratello, già sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai Servizi sociali, è stato revocato detto beneficio e trasferito in carcere. I tre occupanti dell’utilitaria sono stati denunciati.