Arriva il tram-treno così Sangritana farà muovere la città
La società annuncia un parcheggio auto da 300 posti e per la festa dei cento anni mercoledì udienza dal Papa
LANCIANO. Arrivare con il treno fino a Bologna, rafforzare il trasporto merci e proiettare l’azienda oltre i confini abruzzesi. Sono i propositi della Sangritana per i suoi primi cento anni di vita, che saranno celebrati con una serie di iniziative.
Un secolo che l’azienda di trasporto regionale non si sente addosso, proiettata com’è a mandare in porto progetti che rilanceranno la sua attività. Il più importante è la gestione della tratta adriatica verso l’Emilia Romagna. «Il nostro cruccio resta arrivare a Bologna col treno, visto che con la gomma lo facciamo già», dice il presidente Pasquale Di Nardo, «abbiamo già la disponibilità di Rete ferroviaria italiana per la stazione di Bologna Arcoveggio, ma puntiamo a Bologna centrale».
Nel frattempo l’azienda ha investito 6,5 milioni di euro per l’acquisto di due locomotori elettrici, in via di completamento nelle officine di Vado Ligure. «Sono destinati al trasporto merci ma trainano anche i vagoni», precisa Di Nardo, «due treni al giorno partono da Val di Sangro per trasportare i Ducato verso Chiasso: con i nostri uomini arriviamo fino a Rimini, speriamo dal primo settembre di arrivare fino a destinazione».
Alla Sangritana degli anni Duemila vanno stretti i confini regionali. Per questo già il 26 luglio inaugurerà la propria sede all’interporto di Jesi, in provincia di Ancona. «Sarà la base strategica per il trasporto merci su ferro nelle Marche», sottolinea il presidente, «possiamo proiettarci fuori Abruzzo conservando la nostra storia, il patrimonio e le peculiarità territoriali. Gli investimenti continueremo a farli qui, in Val di Sangro e per tornare a fare trasporto nelle aree interne».
Nell’anno del centenario si guarda alla storia dell’azienda. Mercoledì una delegazione di Sangritana sarà ricevuta in udienza da papa Benedetto XVI, al quale sarà donata una riproduzione in miniatura del Lupetto. Il 6 luglio convegno sulla riforma dei trasporti durante il quale sarà illustrato il progetto del tram-treno. «Lo storico tracciato ferroviario da Castel Frentano a San Vito marina sarà riqualificato e trasformato», annuncia il presidente, «gli investimenti saranno contenuti perché l’infrastruttura esiste e sarà riutilizzata con mezzi ecocompatibili. Il progetto prevede anche la riqualificazione del centro città con un parcheggio da 2-300 posti sotto il piazzale dei bus». Il 1° agosto intitolazione della piazza antistante la vecchia stazione all’ingegner Camillo Dellarciprete e mostra di documenti storici nei locali restaurati.
Stefania Sorge
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