Asl, liste di attesa chiuse
Cittadinanzattiva: "Mammografie impossibili"
CHIETI. Sette mesi per effettuare una colonscopia mentre resta impossibile prenotare una mammografia. Ancora liste di attesa chiuse nella Asl teatina dove diversi esami medici restano inaccessibili per l'utenza. Così Cittadinanzattiva torna a denunciare i disagi e annuncia iniziative provocatorie. «Chiederemo che il personale in servizio ai Cup - annuncia Aldo Cerulli, responsabile dell'associazione - metta per iscritto quanto riferisce alla gente». Una provocazione per tentare di rompere la cortina di silenzio che spesso aleggia intorno alle date degli esami medici.
«E' illegittimo - tuona Cerulli - avere le liste di attesa chiuse. Lo andiamo ripetendo da tempo ma purtroppo nessuno sembra accorgersene. Non ci diamo per vinti e proseguiamo dritti per la nostra strada avendo come unico interesse il diritto alla salute».
Le ultime lamentele raccolte dal Tribunale del malato hanno dell'incredibile e si riferiscono alla mattinata di ieri, quando al Cup è andato in scena il solito teatrino con persone in fila per svariato tempo prima di sentirsi dire che non è possibile sostenere l'esame richiesto. «Una signora si è recata agli sportelli Cup di Colle dell'Ara - racconta Cerulli - per prenotare una colonscopia. Purtroppo dovrà pazientare ancora molto, nella speranza che la patologia di cui soffre non si aggravi». Nel dettaglio, per i prossimi mesi, non è possibile sostenere una colonscopia nei presidi ospedalieri cittadini.
Meno affollate le liste di attesa ad Ortona dove, però, la prima data utile per una colonscopia è a novembre. «E' assurdo attendere tutto questo tempo. I vertici dell'azienda - riprende Cerulli - dicono di aver velocizzato le liste di attesa ma non è vero e i ripetuti esempi di malasanità lo confermano». Sempre la stessa donna che ha chiesto aiuto al Tribunale del malato ha provato a prenotare anche una mammografia.
Peccato che non ci sia niente da fare neppure per questo delicato esame con un aggravante da non sottovalutare: «Le liste di attese per le mammografie sono di nuovo chiuse. Pare che chi chiama il centralino venga inserito in una pre-lista e richiamato successivamente - afferma Cerulli - quando riprendono le prenotazioni». Cittadinazattiva chiede chiarezza alla Asl. «Bisogna sbloccare le liste e renderle consultabili. In questo modo si potrebbe evitare all'utente di subire inutili code agli sportelli - sottolinea Cerulli - e di ingolfare i centralini».
In via di definizione un'altra raffica di denunce. Cittadinazattiva e il Tribunale del malato iniziano con il chiedere alla Asl che il personale Cup congedi gli utenti con una dichiarazione scritta, «che siamo pronti ad impugnare in ogni sede per avvalorare le nostre tesi. E' ora di finirla con questa barzelletta che offende l'intelligenza delle persone, le liste d'attesa devono essere consultabili da tutti».
«E' illegittimo - tuona Cerulli - avere le liste di attesa chiuse. Lo andiamo ripetendo da tempo ma purtroppo nessuno sembra accorgersene. Non ci diamo per vinti e proseguiamo dritti per la nostra strada avendo come unico interesse il diritto alla salute».
Le ultime lamentele raccolte dal Tribunale del malato hanno dell'incredibile e si riferiscono alla mattinata di ieri, quando al Cup è andato in scena il solito teatrino con persone in fila per svariato tempo prima di sentirsi dire che non è possibile sostenere l'esame richiesto. «Una signora si è recata agli sportelli Cup di Colle dell'Ara - racconta Cerulli - per prenotare una colonscopia. Purtroppo dovrà pazientare ancora molto, nella speranza che la patologia di cui soffre non si aggravi». Nel dettaglio, per i prossimi mesi, non è possibile sostenere una colonscopia nei presidi ospedalieri cittadini.
Meno affollate le liste di attesa ad Ortona dove, però, la prima data utile per una colonscopia è a novembre. «E' assurdo attendere tutto questo tempo. I vertici dell'azienda - riprende Cerulli - dicono di aver velocizzato le liste di attesa ma non è vero e i ripetuti esempi di malasanità lo confermano». Sempre la stessa donna che ha chiesto aiuto al Tribunale del malato ha provato a prenotare anche una mammografia.
Peccato che non ci sia niente da fare neppure per questo delicato esame con un aggravante da non sottovalutare: «Le liste di attese per le mammografie sono di nuovo chiuse. Pare che chi chiama il centralino venga inserito in una pre-lista e richiamato successivamente - afferma Cerulli - quando riprendono le prenotazioni». Cittadinazattiva chiede chiarezza alla Asl. «Bisogna sbloccare le liste e renderle consultabili. In questo modo si potrebbe evitare all'utente di subire inutili code agli sportelli - sottolinea Cerulli - e di ingolfare i centralini».
In via di definizione un'altra raffica di denunce. Cittadinazattiva e il Tribunale del malato iniziano con il chiedere alla Asl che il personale Cup congedi gli utenti con una dichiarazione scritta, «che siamo pronti ad impugnare in ogni sede per avvalorare le nostre tesi. E' ora di finirla con questa barzelletta che offende l'intelligenza delle persone, le liste d'attesa devono essere consultabili da tutti».
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