Assessorato al Psi nuova verifica nel centrosinistra
Maggioranza dal sindaco per decidere se allargare la giunta No di Cianci (Sel): con le forzature si rischia la crisi
VASTO. Una riunione di maggioranza per decidere se far entrare o meno il Psi in giunta. È con questo spirito che le forze politiche del centrosinistra si sono date appuntamento stamattina in Comune, unitamente agli assessori, ai consiglieri e ai partiti della coalizione.
Il tema è quello che da settimane tiene banco nella maggioranza: l’ingresso di un rappresentante socialista nell’esecutivo guidato dal sindaco Luciano Lapenna. Quest’ultimo ha avviato una serie di consultazioni, raccolto le indicazioni dei partiti (tutti contrari al rimpasto della giunta), ma non ha ancora convocato il Psi che, dal canto suo, ha deciso di disertare la riunione di maggioranza, mandando un chiaro messaggio agli alleati. «Restiamo in attesa di comunicazioni formali da parte del sindaco», fa sapere il segretario del Psi, Luigi Rampa, che l’altra sera ha riunito il direttivo, «decideremo poi se permangono ancora le condizioni per proseguire un cammino comune con l’amministrazione».
Il pressing del Partito socialista è diventato sempre più incalzante. Nei giorni scorsi erano stati i segretari provinciale e regionale, Tiziano Vicoli e Massimo Carugno a ribadire la legittimità delle richieste messe nero su bianco. «A Vasto il Psi è rappresentato da tre consiglieri comunali ed è la seconda forza del centrosinistra: il sindaco Lapenna e gli altri partiti della coalizione non possono far finta che nulla sia accaduto», avevano sottolineato Vicoli e Carugno, «i tre consiglieri rappresentano, inequivocabilmente, una ben definita fetta dell'elettorato vastese. Non è possibile che non si conceda al Psi il giusto spazio per partecipare direttamente alla guida amministrativa della città, allorquando invece hanno spazio forze che sono del tutto estranee alle alleanze nazionali e regionali e in qualche caso partecipano in altre città a giunte e amministrazioni di centrodestra. È doveroso trovare una soluzione che dia una positiva risposta alla legittima richiesta del partito socialista. Se a Vasto non si vuole che il Psi partecipi al governo della città evidentemente non si vuole neanche che il Psi sia parte della attuale maggioranza con tutte le conseguenze del caso», concludono i vertici del partito.
Per le altre forze della coalizione le richieste dei socialisti stanno mettendo in difficoltà il sindaco. «Spero che Lapenna riesca a trovare una soluzione, ma soprattutto mi auguro che il Psi non si voglia assumere la responsabilità di mettere in crisi la maggioranza», chiosa Sante Cianci, coordinatore cittadino di Sel, «ribadisco che in questa fase non è opportuno rimettere in discussione l’assetto della giunta per venire incontro alle richieste di una forza politica che vanta tre esponenti in consiglio, due dei quali frutto di altrettanti cambi di casacca». Il riferimento è a Luigi Masciulli e a Corrado Sabatini, entrambi affluiti nel Psi dopo aver lasciato il primo Giustizia sociale e il secondo l’Italia dei valori.
Anna Bontempo
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