AssoVasto, Tumini vicepresidente «Dalla crisi ora si può rinascere»
L’imprenditore, titolare della Tmc Srl, nominato dal consiglio direttivo del sodalizio delle aziende «Bisogna lavorare sulle infrastrutture perché le lacune sono tante ma occorre unione e sinergia»
VASTO. Novità per AssoVasto. Il consiglio direttivo del sodalizio ha nominato vicepresidente dell’associazione, Gabriele Tumini, titolare dell’azienda Tmc Srl. Soddisfazione è stata espressa dal presidente Alessandro Grassi e da tutti i componenti del direttivo per la grande esperienza che Tumini vanta e può ancora una volta mettere a disposizione dell’associazione. L'imprenditore si è detto onorato e si è subito rimboccato le maniche pensando al futuro.
«Rinascere»: è questa la parola d’ordine di Gabriele Tumini. Gran parte delle aziende associate ad AssoVasto soffre a causa della crisi dell’automotive. «Dalla crisi si può rinascere», afferma Tumini spiegando quella che, a suo giudizio, potrebbe essere la ricetta vincente. Spinta verso la ricerca e lo sviluppo, innovazione e infrastrutture. «Diversificare la produzione è un business sostitutivo, tende a prendere quote prima occupate dall’autonomous driving», dice. «Sulla partita delle infrastrutture bisogna lavorare molto perché ad oggi le lacune sono tante. Per farlo occorre unione e sinergia». Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dagli investimenti che la Regione intende fare sull’intermodalità e sulle aree industriali. «Gli investimenti che coinvolgono la Val di Sangro», afferma Tumini, «potrebbero fornire un solido apporto all’economia del territorio. La speranza è che il cronoprogramma non subisca ritardi. Il momento è critico ma è necessario cercare di individuare le soluzioni da adottare per favorire e sostenere lo sviluppo del territorio». AssoVasto, riunisce 102 imprese del territorio, che occupano 5.221 dipendenti, vanta 30 anni di esperienza e un fatturato di 978 milioni. Per le aziende del Vastese questo non è comunque uno dei periodi migliori. «Va però specificato che per chi non è legato all'automotive che il lavoro non manca. Certo, ci sono aziende in affanno e per questo è necessario trovare soluzioni. La speranza è che il 2025 riporti la ripresa», insiste Tumini. A tal scopo, l’associazione intende intrattiene costanti rapporti con le istituzioni del territorio per il giusto riconoscimento del ruolo delle piccole e medie imprese e per stimolare la realizzazione di iniziative e infrastrutture che possono favorire la crescita delle aziende. Una grande mano alle aziende è arrivata dalla Zes e dal porto di Punta Penna. Ora si confida nello sviluppo reale di Punta Penna. Gli investimenti sul porto, unitamente ai benefici dell’area Zes, hanno già fatto registrare una certa effervescenza nell’area industriale vastese. A parere del neo vicepresidente di AssoVasto occorre continuare a puntare su un filone che ha già dato grandi soddisfazioni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Rinascere»: è questa la parola d’ordine di Gabriele Tumini. Gran parte delle aziende associate ad AssoVasto soffre a causa della crisi dell’automotive. «Dalla crisi si può rinascere», afferma Tumini spiegando quella che, a suo giudizio, potrebbe essere la ricetta vincente. Spinta verso la ricerca e lo sviluppo, innovazione e infrastrutture. «Diversificare la produzione è un business sostitutivo, tende a prendere quote prima occupate dall’autonomous driving», dice. «Sulla partita delle infrastrutture bisogna lavorare molto perché ad oggi le lacune sono tante. Per farlo occorre unione e sinergia». Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dagli investimenti che la Regione intende fare sull’intermodalità e sulle aree industriali. «Gli investimenti che coinvolgono la Val di Sangro», afferma Tumini, «potrebbero fornire un solido apporto all’economia del territorio. La speranza è che il cronoprogramma non subisca ritardi. Il momento è critico ma è necessario cercare di individuare le soluzioni da adottare per favorire e sostenere lo sviluppo del territorio». AssoVasto, riunisce 102 imprese del territorio, che occupano 5.221 dipendenti, vanta 30 anni di esperienza e un fatturato di 978 milioni. Per le aziende del Vastese questo non è comunque uno dei periodi migliori. «Va però specificato che per chi non è legato all'automotive che il lavoro non manca. Certo, ci sono aziende in affanno e per questo è necessario trovare soluzioni. La speranza è che il 2025 riporti la ripresa», insiste Tumini. A tal scopo, l’associazione intende intrattiene costanti rapporti con le istituzioni del territorio per il giusto riconoscimento del ruolo delle piccole e medie imprese e per stimolare la realizzazione di iniziative e infrastrutture che possono favorire la crescita delle aziende. Una grande mano alle aziende è arrivata dalla Zes e dal porto di Punta Penna. Ora si confida nello sviluppo reale di Punta Penna. Gli investimenti sul porto, unitamente ai benefici dell’area Zes, hanno già fatto registrare una certa effervescenza nell’area industriale vastese. A parere del neo vicepresidente di AssoVasto occorre continuare a puntare su un filone che ha già dato grandi soddisfazioni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA