Atessa, finto pacco-bomba ai migranti: dentro testa di capretto e petardo

Avvertimento di tipo mafioso alla cooperativa Cosmo che si occupa del Centro assistenza di via Matteotti: «Per la cooperativa 1° avvertimento andate via» una delle scritte fatte sul contenitore trovato dietro al recinto della struttura che da un mese accoglie gli immigrati. La scatola fatta esplodere dagli artificieri. Indagini per procurato allarme. La condanna del sindaco

ATESSA. Episodio di intimidazione nella mattinata di ieri nel Centro di accoglienza per migranti di via Matteotti: in un pacco sono stati trovati una testa di capretto e un petardo; all’esterno c’erano scritte inequivocabili: «Per la cooperativa 1° avvertimento andate via» e ancora «Boom Coop Boom» e quindi «Aprire con molta cautela può fare boumm». Considerata la natura della scatola e le scritte, sono stati fatti intervenire gli artificieri dei carabinieri di Pescara che hanno fatto brillare il pacco. La vicenda è stata stigmatizzata dall’opinione pubblica cittadina. Le ipotesi di reato sono minaccia di morte e procurato allarme.

Erano le 11 quando un operatore della struttura, nella quale sono ospitati più di trenta migranti di Paesi africani, ha notato il pacco all’interno della recinzione. Si è avvicinato e ha letto le scritte. Quindi ha chiamato il presidente della cooperativa Cosmo che gestisce la struttura. Subito è partito l’allarme che ha portato sul posto prima i carabinieri della compagnia di Atessa coordinati dal capitano Marco Ruffini e quindi gli artificieri. Le forze dell’ordine hanno transennato la strada. Il contenuto, oltre alle scritte intimidatorie, è stato inquietante: oltre al petardo, una testa di capretto, da poco sgozzato e non scuoiata. L'edificio è dotato di videocamere che, però, non sarebbero in grado di registrare le immagini. «Stamattina (ieri per chi legge, ndc) stavo andando in Comune» dice il presidente della cooperativa Cosmo di Montenero di Bisaccia, Mauro Natalini, «perché con il sindaco dovevamo preparare un programma per attivare alcuni lavori socialmente utili per gli ospiti della struttura. Ciò che è accaduto è un atto intimidatorio e malavitoso; è una cosa grave per noi e per tutto il territorio che, preciso, è sano e civile. Non entro in polemica con alcuno e tutti hanno il diritto di manifestare le proprie idee sull’immigrazione, sui Centri di accoglienza, eccetera, ma arrivare a questi atti è preoccupante» conclude Natalini che sulla vicenda ha presentato una denuncia.

«Atessa è una città sana e civile che non ha nulla a che fare con chi si è macchiato di questo episodio deplorevole e vergognoso che va condannato con ogni mezzo», afferma il sindaco Nicola Cicchitti.

Da quando sono arrivati i migranti, un mese fa, ogni sera il movimento Atessa agli Atessani, contrario a questa scelta, manifesta davanti all'ex Mulino; «I sit-in si protrarranno a oltranza tutte le sere, fino all’ottenimento dello sgombero del Centro di accoglienza» hanno sempre ribadito dal comitato.

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