Atessa, Honeywell: gli operai sfidano il maltempo
Nel terzo giorno di sciopero arrivano pioggia e primi freddi: poi la spaghettata per tutti. Oggi la visita del vice presidente Lolli
ATESSA. Anche al terzo giorno di sciopero alla Honeywell l’astensione è stata del cento per cento. Si susseguono le iniziative e gli attestati di solidarietà per essere al fianco degli oltre quattrocento lavoratori. Intanto il brutto tempo mette a dura prova i picchetti davanti ai cancelli della fabbrica, tra le più importanti realtà industriali della provincia di Chieti. I 420 dipendenti sono attualmente posti in regime di contratti di solidarietà e da mesi si è aperta una forte crisi in seguito alla volontà della direzione aziendale di chiudere lo stabilimento di Atessa e spostare la produzione in Slovacchia, con la prospettiva reale di chiudere lo stabilimento della Val di Sangro.
Tre sono i turni di picchetto davanti ai cancelli, a seconda di quelli che dovevano essere svolti se non si fosse scioperato: 120 lavoratori la mattina, altrettanti al turno centrale e 30 la notte. È questo il più difficoltoso: la notte è lunga da passare, soprattutto con le avverse condizioni atmosferiche di questi giorni. Ognuno porta qualcosa da casa. L’altra sera, per esempio, hanno preparato la tradizionale pasta aglio, olio e peperoncino. C’è stato uno scambio di coperte e indumenti antipioggia, si è fatto ancor di più gruppo sotto i gazebo per ripararsi dalla pioggia. I lavoratori parlano delle loro famiglie, di questa fabbrica che è un’eccellenza e che rischia la chiusura, del proprio futuro. I sacrifici di essere davanti ai cancelli, sfidando il freddo e la pioggia, non è nulla rispetto al desiderio di vedere conservata la tranquillità delle proprie famiglie; hanno la speranza di poter dire, con orgoglio, anch’io c’ero e ho contribuito alla vittoria. Tra le iniziative c’è la costituzione di un coordinamento di sindaci che hanno, tra i loro concittadini, i lavoratori della Honeywell, fabbrica leader del settore automotive per la costruzione di turbocompressori per auto di media e alta cilindrata. Solidarietà ai lavoratori arriva dall’amministrazione comunale di Atessa. «L’ipotesi smantellamento», è scritto in una nota del Comune, « sembra trovare fondamento a seguito del deludente incontro di Roma del 13 settembre scorso alla presenza dei vertici aziendali, delle rappresentanze sindacali e delle istituzioni politiche tra le quali il sindaco di Atessa che ha dato il suo apporto costruttivo per una positiva conclusione della vertenza. L’amministrazione comunale si impegna affinché il tavolo delle trattative sia aperto al più presto ed auspica che l’azienda presenti un piano di rilancio e sviluppo credibili». Il deputato Gianni Melilla, dell’Mdp, ha rivolto un’interrogazione al ministero dello Sviluppo Economico per sapere «quali proposte di rilancio produttivo e consolidamento occupazionale intenda presentare al prossimo incontro tra le parti sociali per scongiurare la delocalizzazione dello stabilimento Honeywell di Atessa e la conseguente perdita del lavoro per i 420 dipendenti». Un intervento sulla Honeywell è stato fatto ieri al Senato da Gianluca Castaldi del M5S. Oggi è prevista la visita di Giovanni Lolli, Pd, vicepresidente della Regione.
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Tre sono i turni di picchetto davanti ai cancelli, a seconda di quelli che dovevano essere svolti se non si fosse scioperato: 120 lavoratori la mattina, altrettanti al turno centrale e 30 la notte. È questo il più difficoltoso: la notte è lunga da passare, soprattutto con le avverse condizioni atmosferiche di questi giorni. Ognuno porta qualcosa da casa. L’altra sera, per esempio, hanno preparato la tradizionale pasta aglio, olio e peperoncino. C’è stato uno scambio di coperte e indumenti antipioggia, si è fatto ancor di più gruppo sotto i gazebo per ripararsi dalla pioggia. I lavoratori parlano delle loro famiglie, di questa fabbrica che è un’eccellenza e che rischia la chiusura, del proprio futuro. I sacrifici di essere davanti ai cancelli, sfidando il freddo e la pioggia, non è nulla rispetto al desiderio di vedere conservata la tranquillità delle proprie famiglie; hanno la speranza di poter dire, con orgoglio, anch’io c’ero e ho contribuito alla vittoria. Tra le iniziative c’è la costituzione di un coordinamento di sindaci che hanno, tra i loro concittadini, i lavoratori della Honeywell, fabbrica leader del settore automotive per la costruzione di turbocompressori per auto di media e alta cilindrata. Solidarietà ai lavoratori arriva dall’amministrazione comunale di Atessa. «L’ipotesi smantellamento», è scritto in una nota del Comune, « sembra trovare fondamento a seguito del deludente incontro di Roma del 13 settembre scorso alla presenza dei vertici aziendali, delle rappresentanze sindacali e delle istituzioni politiche tra le quali il sindaco di Atessa che ha dato il suo apporto costruttivo per una positiva conclusione della vertenza. L’amministrazione comunale si impegna affinché il tavolo delle trattative sia aperto al più presto ed auspica che l’azienda presenti un piano di rilancio e sviluppo credibili». Il deputato Gianni Melilla, dell’Mdp, ha rivolto un’interrogazione al ministero dello Sviluppo Economico per sapere «quali proposte di rilancio produttivo e consolidamento occupazionale intenda presentare al prossimo incontro tra le parti sociali per scongiurare la delocalizzazione dello stabilimento Honeywell di Atessa e la conseguente perdita del lavoro per i 420 dipendenti». Un intervento sulla Honeywell è stato fatto ieri al Senato da Gianluca Castaldi del M5S. Oggi è prevista la visita di Giovanni Lolli, Pd, vicepresidente della Regione.
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